San Cipriano Picentino: Luigi Sica risponde illazioni ex dirigente PD

 In una recente intervista rilasciata ad un giornale locale, un ex autorevole dirigente locale ha parlato di “bizzarrie” del Comitato Renzi. Secondo la definizione del vocabolario italiano, bizzarro è colui che esprime un’idea che contrasta con la logica. “Il Comitato Renzi – ricorda Luigi Sica capogruppo e presidente di Futuro Democratico- ha avuto una vittoria netta e schiacciante nel nostro comune in controtendenza rispetto a quanto avvenuto in provincia di Salerno, perché i giovani che ne fanno parte hanno sempre creduto nella logica del cambiamento. Oggi basta pensare che lo stesso Bersani gira in tour per l’Italia accompagnato da Renzi, credo che il Pd spesso voglia farsi male da solo. Vi sembra assurdo affermare che con Renzi non ci sarebbe stata partita e con Bersani ed il vecchio apparato la vittoria attualmente è da sudare? Suvvia un po’ di realismo non fa mai male – poi Sica aggiunge in merito a chi lo accusa di fare politica per propri interessi –  noi giudichiamo chi fa politica non in base alle professioni, per noi medici, infermieri, imprenditori, politici di professione, giovani, vecchi ed operai sono tutti meritevoli di rispetto se hanno a cuore il bene comune”. Poi il capogruppo di Futuro Democratico Luigi Sica, pone una serie di interrogativi su alcune insinuazioni “bizzarre”. “Che differenza c’è tra l’imprenditore e la persona che vive di sola politica? Il conflitto d’interessi riguarda il primo o il secondo che per non perdere la poltrona farebbe carte false per conservare la medesima? Esiste un metodo più bello o democratico delle primarie per scegliere i candidati? Vi sembra corretto o democratico chi vuole imporre la propria unica candidatura, in virtù di dono divino, o chi invoca una “donna” senza indicare un percorso condiviso?”.  Sul tema del confronto Sica aggiunge: “Noi  siamo aperti a tutte le soluzioni purché siano gli elettori a scegliere i candidati ed il sindaco giusto per il nostro paese. Per noi “rottamare” non significa mortificare il vecchio, ma aprire ad una logica di cambiamento e di rinnovamento della classe politica. Il vecchio per noi non è solo chi ha tre legislature alle spalle, ma chi vive ancora la logica di decidere nelle segrete stanze. I nostri giovani non devono emigrare, ma trovare condizioni di sviluppo e rispetto nel nostro paese. Per questo crediamo alle Primarie. Vincerà solo chi ha più consensi tra gli elettori. Il primato del popolo sovrano è sempre superiore alle dinastie monastiche o alle bizzarrie dei vecchi politici alla ricerca della verità perduta. Spero che chi invoca il popolo e consultazioni popolari lo faccia davvero e non rimangano solo chiacchiere, diamo la parola ai cittadini e confrontiamoci alle primarie”.