AFYA salute, igiene

 Padre Oliviero Ferro

A tutti piace essere in buona salute. Ma bisogna conservarla. Una delle cose che si cercava di fare nei villaggi, era di far capire alla gente che la pulizia, sia del corpo come degli ambienti, aiuta a sentirsi bene. L’educazione domestica, fatta dalle suore e dagli animatori, faceva capire alla gente che era necessario filtrare l’acqua (per non prendersi vermi o il colera), tenere pulito intorno alla casa (per evitare ospiti indesiderati: serpenti o altro). La spazzatura doveva essere bruciata o almeno allontanata dalla casa e portata in una specie di discarica. Era importante tenere puliti i bambini, per evitare tutte le malattie. Si insegnava a tenere in ordine la casa, a fare pulizia per evitare tanti problemi. Così si ricordava che le verdure dovevano essere lavate prima di essere consumate, altrimenti ci sarebbero state delle spiacevoli conseguenze. Anch’io ne ho fatto esperienza un giorno, quando sono stato invitato a mangiare in una casa. Ho preso delle verdure che pensavo fossero state lavate bene. Invece alla sera ho dei forti dolori alla pancia. Per fortuna il nostro infermiere mi dà delle medicine. Ma per tre giorni ho dovuto soffrire. Naturalmente tutto questo viene migliorato se nei villaggi arriva l’acqua potabile con le fontane. Così è più facile conservare la salute, invece di fare chilometri per andare a prendere l’acqua al fiume. Sono dei piccoli passi, dei piccoli gesti che aiutano le persone a crescere e a stare bene.