Abiti… cancerogeni!

di Rita Occidente Lupo

Indumenti contaminati da sostanze chimiche pericolose, cancerogene, denuncia “Toxic Threads – The Fashion Big Stitch-Up” grazie a Greenpeace, che ha lanciato da Pechino, una sfilata shock non graziante i principali brand di moda (Benetton, Jack & Jones, Only, Vero Moda, Blazek, C & A, Diesel, Esprit, Gap, Armani, H & M, Zara, Levi, Victoria ‘s Secret, Mango, Marks & Spencer, Metersbonwe, Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Vancl). Un collegamento tra gl’ impianti di produzione tessile, principali responsabili dell’avvelenamento dei corsi d’acqua e la presenza di sostanze chimiche pericolose nei prodotti finali. Da tempo la lamentela sui prodotti importati, sul made in Italy scomparso anche dalle grosse aziende che, anche se non per i materiali, per la manodopera si rivolgono ad altri Paesi. Eppure non cessa la catena industriale, anche nel nostro Paese, gettonatissima per i costi contenuti. A dispetto d’ogni remora, additati proprio i grossi brand, come best seller di nuove mode, a qualunque costo…anche di vita! In tali termini Greenpeace in campo, in qualità più che mai d’organizzazione a tutela della salvaguardia umana, oltre che ambientale.