Pellezzano: Raggio Verde celebra giornata memoria con iniziativa pubblica

Molteplici sono le iniziative programmate -in tutta Italia- in occasione della Giornata della Memoria (27 Gennaio), dedicata al ricordo delle vittime della Shoah. A Pellezzano, la sinergia operativa tra le Associazioni “Raggio Verde” e “Karol Wojtyla” -in collaborazione con la Sezione salernitana dell’A.N.P.I (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e l’Associazione “Memorie Salerno”- ha permesso l’organizzazione della manifestazione “Per capire, conoscere e non dimenticare”, che avrà luogo Venerdì 25 Gennaio alle ore 18,30 in Coperchia di Pellezzano  (presso la Sala Parrocchiale Ex Congrega “San Nicola”, sita in Piazza Giovanni Paolo II). L’incontro, caratterizzato dalla proiezione di documentari e filmati storici, sarà aperto dagli indirizzi di saluto del Presidente de “Il Raggio Verde”, Francesco Morra, e del Presidente dell’Associazione “Karol Wojtyla”, Peppe Romeo. Seguirà il dibattito -moderato dal Vice Presidente di “Raggio Verde” Massimiliano Rago- con gli interventi di Maria Teresa Fulco e Luigi Giannattasio, rispettivamente Presidenti di “Memorie Salerno” e “A.N.P.I. Salerno”, e la testimonianza storico-culturale del Prof. Aldo Pavia, Presidente Onorario di “Memorie Salerno”, nonché Vice Presidente dell’A.N.P.I.  Roma.“Sin dalla sua istituzione, operata con Legge 20 Luglio 2000, n. 211, la Giornata della Memoria costituisce occasione propizia di ricordo delle vittime degli orrendi crimini perpetrati dal nazismo- dichiara Francesco Morra, Presidente di ‘Raggio Verde’- in nome del dissennato sostegno a progetti di morte. La commemorazione del passato, i monumenti ai caduti, i musei, sono tutte forme di memoria collettiva istituzionalizzata e, di fatto, sottratta alla coscienza individuale. A maggior ragione -continua Morra- abbiamo il dovere di ricordare e perpetuare il ricordo della Shoah: di qui, la necessità di sostenere i testimoni di quell’orrenda pagina di storia, affinchè il sacrificio di coloro che non sono più tornati dai campi di prigionia e di sterminio non cada nel vuoto. Quindi, oggi più che mai dobbiamo ricordare quei giorni e non dimenticare, poiché dimenticare nell’ingenua speranza di sopire l’offesa subita, come da qualcuno affermato in passato -conclude Morra- può significare vedere riacutizzare ancora di più il pericolo che tali tragedie possano ripetersi”.