Salerno: arcigay, Cassazione, sentenza storica su famiglia omosex

Ancora una volta, un tribunale italiano da ragione alla famiglia composta da persone dello stesso sesso. Non solo, negli anni scorsi, la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno dichiarato il matrimonio omosessuale perfettamente compatibile con la nostra Costituzione, ora la Corte di Cassazione ribadisce quello che ripetevamo da tempo e cioè che un bambino cresce in una famiglia omogenitoriale (di mamma e mamma o di papà e papà) esattamente allo stesso modo di un bambino che cresce in una famiglia uomo-donna. E’ l’amore che cresce un figlio o una figlia, non l’orientamento sessuale dei genitori. Quello di oggi  è un pronunciamento istituzionale storico che fornisce un assist  formidabile alla futura maggioranza per legiferare finalmente per il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la piena uguaglianza delle famiglie. Ricordiamo che già oggi in Italia esistono migliaia di figli e figlie di coppie omosessuali che sono discriminati per legge: è un orrore sociale e legislativo che va rapidamente superato. I partiti politici prendano finalmente atto di questa sentenza e adeguino i loro programmi e le loro prospettive ad una realtà che orami non può essere lasciata senza tutele e normative.  Basta quindi con la corsa ai distinguo e alle mezze misure sui diritti civili e la dignità delle persone, l’uguaglianza sostanziale che i tribunali e la società già ci riconoscono, e che solo la politica si ostina a voler ignorare, va riconosciuta per Legge.
Ottavia Voza
Presidente Arcigay “Marcella Di Folco” Salerno
 

Un pensiero su “Salerno: arcigay, Cassazione, sentenza storica su famiglia omosex

  1. Quattro scrofe hanno violato p.zza S. Pietro.
    Il Santo Padre, i fedeli hanno preferito ignorarli.
    Io non li avrei ignorate……………………le avrei azzannate.
    BASTA buonismo, Basta santa pazienza, ogni CATTOLICO si erga a difesa della propria dignità, cacci il demonio all’inferno(che Dio ce ne guardi e liberi) con tutti i suoi affiliati e sevi.
    …e che il lupo se li mangi

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