Potenza: convenzione tra San Carlo e Regina Elena, ritorna Michele Gallucci

“La convenzione siglata con il Regina Elena in campo urologico è un accordo forte (e low cost) che consentirà al San Carlo di crescere per linee interne acquisendo tecnologie e pratiche cliniche all’avanguardia internazionale. Ed è un accordo tra soggetti di pari dignità: perché l’Istituto Tumori di Roma ha riconosciuto alla nostra Urologia quegli standard di eccellenza che sono requisiti essenziali per una collaborazione di alto profilo”.Per Giampiero Maruggi, direttore generale dell’Aor San Carlo, il 2013 è cominciato bene. E’ il primo accordo che si può ascrivere completamente alla sua gestione e ne è pienamente soddisfatto: perché è un risultato importante riuscire a portare a Potenza una delle massime autorità mondiali nella chirurgia urologica, con particolare riguardo alla robotica applicata, il primo in assoluto ad applicare la radioterapia interoperatoria (IORT) per il cancro alla prostata. Per Michele Gallucci, primario del Regina Elena, in fondo si tratta di un ritorno a casa: il grande chirurgo è infatti nato a Pietragalla nel 1950 (è figlio d’arte: il padre era il medico condotto) anche se ha svolto tutta la sua carriera nella Capitale. Appena laureato, a  24 anni, ha cominciato a collaborare con la cattedra di Clinica Urologica dell’Università di Roma e oggi insegna nelle Scuole di specializzazione della Sapienza e del Campus Biomedico  e collabora con l’European School of Urology, agenzia della società scientifica urologica europea, nell’organizzazione di corsi di formazione permanente in Europa. “E’ una buona notizia – commenta l’accordo l’Assessore alla Salute Attilio Martorano –  per due ragioni: perché collegandoci con l’urologia del Regina Elena, uno dei vertici della ricerca e della pratica chirurgica più avanzata, consente di assicurare un’ulteriore crescita della capacità di offerta del San Carlo in ambito urologico e quindi di migliorare il servizio sanitario regionale. Ma anche perché permette di ricollegare alla nostra terra un grande figlio della Basilicata”. E il legame con le origini è tra le ragioni che hanno spinto il luminare a rinunciare al suo compenso professionale per dirigere il comitato scientifico che coordinerà le attività di scambio e di collaborazione tra San Carlo e Regina Elena. I nostri urologi andranno a Roma ad aggiornarsi sull’uso dei robot per l’asportazione della prostata, una modalità interventistica molto apprezzata per i risultati che questa tecnica assicura in termini di funzionalità e di qualità della vita. “Il professor Gallucci e il suo team – spiega il dg Maruggi – verranno a Potenza a operare e ad affiancare i nostri bravi chirurgi in un programma articolato di benchmarching. Nel quadro di questa attività sarà reso più agevole per numerosi pazienti del Sud Italia essere seguiti dal San Carlo, una struttura a suo giudizio pienamente affidabile. Contribuiremo così a ridurre le corpose liste di attesa che attualmente si registrano presso la struttura romana. E con il sostegno suo e della sua equipe potremo avviare un percorso con la Regione Basilicata, finalizzato a dotare il San Carlo della tecnologia robotica, utilizzabile in campo urologico così come in altri importanti ambiti chirurgici”. “Sono molti – conclude Maruggi – e non rituali i ringraziamenti per l’occasione. Al professor Capurso, direttore generale dell’Istituto nazionale tumori, che tra tante realtà del Sud potenzialmente interessanti ha scelto di collaborare con il San Carlo. Al professor Gallucci, che con la sua generosa disponibilità ha dimostrato che l’identità lucana può essere un elemento di sviluppo forte. Al dottor Bruno Mandarino, direttore sanitario dell’Aor San Carlo, che ha concretamente lavorato alla definizione di un progetto di alto profilo clinico e formativo. Alla dottoressa Angela Vita, che regge il reparto di urologia, e a tutti i nostri urologi che hanno accolto con grande soddisfazione ed entusiasmo questa opportunità di crescita professionale  e di miglioramento del servizio”.