Maiori: presentato a Palazzo Mezzacapo “A te che leggi dopo mezzanotte”

Nell’elegante location di Palazzo Mezzacapo, dove in corso la personale dell’artista maiorese Claudio Papa, accattivante ritrattista ben gradito alla critica militante del nostro tempo, per la sua efficace pennellata cromatica, presentato ieri sera il libro del direttore responsabile del nostro quotidiano,  Rita Occidente Lupo “A te che leggi dopo mezzanotte”.  L’evento, voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Maiori, in apertura ha registrato il saluto del consigliere delegato alla cultura, Mario Piscopo, particolarmente lieto d’ospitare l’autrice, che vanta a suo attivo un nutrito curriculum giornalistico e culturale. La Lupo ha ringraziato l’Amministrazione comunale ed il sindaco, presenti in sala, illustrando la genesi di questa sua quarta fatica letteraria che, in meno di un mese, ha già salutato la ristampa. Il dolce accompagnamento musicale della pianista Michela Ruggiero, con canzoni del testo, che si muove a ritmo di brani di musica leggera, ben noti, ha ovattato l’atmosfera, conferendo un notevole tocco di sobrietà alla serata. Tra il qualificato pubblico, diverse Associazioni, tra cui Parteras, I presidi del libro, La feluca e Maiori Film Festival.  “Un libro nato dall’esame della solitudine che spesso affligge le donne – ha commentato la Lupo – e che specialmente in tarda serata, emerge preponderante. Di qui una pubblicazione che anche dal formato, si presenta pratica, da poter tenere sul comodino e da poter scorrere prima di addormentarsi. Un diario che alterna ricordi rosa e che, attraverso note introspettive, esamina i problemi relazionali con l’altro sesso, non sempre pronto a vivere lo spessore dell’amore.  Sorta di diario di bordo, su cui annotate riflessioni ed emozioni, in schegge di vita vissuta: un’analisi introspettiva, che esamina i problemi di coppia, spesso dovuti a tempeste umorali, al male d’amore”. Una lettura che forgia le donne ma non solo, affrontandone i punti deboli, quali la solitudine, la malinconia, ma anche la tenacia, la riflessione. Un libro, da tenere sul comodino e leggere prima di addormentarsi, in stile fluido, redatto in linguaggio giornalistico, grazie a sintagmi nominali, metafore, titolazione essenziale, concisività, padronanza sinonimale. Uno spaccato sentimentale dell’universo femminile, con pensieri, rimarcati da ricordi, rimandanti emozioni cullate da nostalgie sentimentali. “Non ho inteso minimamente esplorare la violenza, che ancora imbratta il pianeta rosa- ha concluso la Lupo– ma smaltare i sentimenti, che nella contemporaneità rischiano il collasso del materialismo. L’amore, eterno motore dell’universo, ancora capace di reggere la scena contemporanea e di trionfare sulla stessa guerra dei sensi, spesso conflittualmente a caccia del vero senso della vita.”