Vallo di Diano: Codacons, bollette a cinque cifre

Dopo la sentenza n. 176/11 del Giudice di Pace di Sala Consilina sul caro-bolletta dell’acqua distribuita dalla ditta CONSAC S. p. A di Vallo della Lucania riceviamo, ancora una volta, grazie proprio alla divulgazione della buona novella per gli utenti, segnalazioni di bollette a quattro e cinque cifre. Lo scorso anno è stato un cittadino di Vallo della Lucania che ci ha segnalato una bolletta di ben 3875,22 EUR (quattro cifre). Quest’anno, invece, superiamo il primato e arriviamo, da parte di un cittadino di Teggiano, a cinque cifre: 10.804,23 EUR. Dopo aver ascoltato il cittadino di Vallo di Teggiano, sembra doveroso ripercorrere la triste storia dell’iter autorizzativo degli aumenti.  La ditta CONSAC S.p.A. ha approntato un nuovo piano tariffario, che è stato approvato dall’ATO nel periodo ottobre-novembre 2011. Per effetto di tale nuovo piano tariffario, le bollette dell’acqua sono schizzate in alto, raggiungendo in molti casi quote a quattro o cinque cifre. Ma come mai, se l’aumento per ogni metro cubo era solo di un misero centesimo? Il meccanismo è stato già spiegato in passato e consiste sia dell’aumento di un misero centesimo a metro cubo per ogni fascia tariffaria, sia di una forte compressione del quantitativo di acqua che si paga nelle fasce tariffarie agevolate. Nelle delibere dell’ATO era scritto chiaro e tondo che l’autorizzazione del nuovo piano tariffario non era retroattiva. Né poteva essere altrimenti. La ditta CONSAC S.p.A. con sede in Vallo della Lucania, tuttavia, ha pensato bene di attivare questo nuovo piano tariffario già dal 1 luglio 2010, ossia, con circa un anno e mezzo di anticipo. Viene poi effettuato, in alcune bollette, per il primo quadrimestre dell’anno 2012, un aumento triffario “a tempo determinato” di 0.30 EUR sulla tariffa base. Tale aumento, secondo le autorizzazioni dell’ATO, doveva avere validità solo per un periodo limitato del 2011, ossia, dal 24 ottobre al 31 dicembre 2011. Le avventure di Pinocchio sono un’utile lettura per i più piccini. Da allora, forse per abituare le nuove generazioni alla crudezza del vivere quotidiano, questo libro è compagno di vita di tanti ragazzi. Si racconta, nel capolavoro di Collodi, che il mondo è fatto anche di figure come quella dei Mangiafuoco (ne vedete in giro?), di pericoli legati all’ignoranza che conduce le giovani vite alla perdizione del Paese dei Balocchi, di false promesse come quelle del Gatto e della Volpe, dell’assurdo mondo alla rovescia del Paese di Acchiappacitrulli, dove la giustizia viene amministrata punendo i truffati e assolvendo i delinquenti, e – per fortuna – anche della salvifica e costante azione di una Fata Turchina che veglia premurosa sulla famiglia del povero Mastro Geppetto. 

Il Responsabile della Sede

dott. Roberto De Luca