Salerno: PdAC, massacro sociale o rivoluzione?

Un anno di governo Monti ha determinato una situazione che è sotto gli occhi di tutti: lavoratori privati dei diritti conquistati con anni di lotte e persino sangue versato; giovani e studenti senza alcun futuro che non sia una vita di schiavitù, senza neanche la prospettiva di una pensione; stato sociale fatto a pezzi; classi medie proletarizzate e pauperizzate.Tutto questo ha messo in opera – e ancora altro vuole fare – la borghesia italiana, come quella di altri Paesi, per cercare di trovare una via d’uscita alla impressionante crisi economica e politica del regime capitalistico: una via d’uscita che, per salvare le banche, imponga un arretramento storico ai lavoratori e alle classi popolari. Mentre, in vista delle prossime elezioni politiche, nuove aggregazioni riformiste intendono proporre alle classi subalterne le vecchie illusioni secondo cui è possibile riformare il capitalismo dall’interno, il Partito di Alternativa Comunista percorre invece la difficile eppur necessaria strada della costruzione di un partito rivoluzionario e di un’Internazionale rivoluzionaria per rovesciare un sistema che opprime affama, uccide e inquina l’ambiente per il benessere di poche decine di famiglie di ricchi borghesi. Nel quadro del percorso che lo porterà al suo III Congresso nazionale, il PdAC promuove a Salerno, presso il Punto Einaudi, Piazzetta Barracano, un’assemblea pubblica di presentazione del partito e dei temi politici che affronterà nel congresso. L’iniziativa si svolgerà giovedì, 13 dicembre, alle ore 17,30. Gli organi di stampa e le emittenti televisive sono vivamente invitate a partecipare.