Salerno: Circolo Makeba, consiglio comunale aperto autorià palestinese

Considerato che: lo scorso 29 novembre 2012 lo stato della Palestina con un voto schiacciante è stato elevato a membro dell’Assemblea delle Nazioni Unite come stato osservatore; Lo stato Italiano ha espresso il quella occasione il voto favorevole; che l’ONU stessa ha più e più volte nel corso degli ultimi 60 anni con specifiche delibere votato risoluzioni per una giusta e duratura soluzione al problema medio orientale garantendo al contempo pace e sicurezza allo stato israeliano e la creazione, con propri territori, dello stato della Palestina; Preso atto che tali risoluzioni purtroppo ancora oggi sono del tutte ignorate e che le due popolazioni civili sono quelle che hanno pagato e stanno pagando prezzi altissimi anche come vittime umane; Le gravi tensioni esistenti oggi in tutti i paesi arabi, sfociati in alcuni casi in sanguinose guerre civili ancora tutt’ora in atto in alcune realtà territoriali, creano profonde e inquietanti incertezze sul piano istituzionale e paure sia per i processi di democratizzazione interna che con la cosiddetta Primavera Araba si erano innescati che per la pace nell’intera area del Mediterraneo. Il Consiglio Comunale di Salerno auspica: L’immediato avvio di trattative per l’applicazione delle risoluzioni dell’ONU riguardanti la Palestina; Coerentemente con il voto espresso dallo stato italiano l’immediato e formale riconoscimento da parte del nostro paese dello stato di Palestina; Che il mare Mediterraneo ritorni ad essere il veicolo di pace tra i popoli e che la nostra Regione e il nostro Paese ritornino ad essere soggetti attivi in tali processi . Decide: per rafforzare gli auspici sopra citati di organizzare uno specifico Consiglio Comunale aperto al rappresentante pro tempore in Italia dell’autorità palestinese; Il consiglio comunale di Salerno confida inoltre, e si attiverà in tal senso, nella sensibilità dell’Ente Provincia, della Regione Campania, delle associazioni degli imprenditori della nostra provincia e della Unione delle Camere di Commercio della nostra regione affinché anche nei territori palestinesi attuino iniziative specifiche di studio e di supporto concreto volte alla realizzazione di attività produttive, spece nel campo dell’agricoltura e del manifatturiero affinchè possa nascere anche per lo Stato Palestinese una propria economia.