E’ già sindrome da Redditest
“Sono o non sono coerente”, sarà il tormentone del prossimo anno che invaderà la psiche di milioni di contribuenti italiani. A questa domanda, infatti, risponderà il nuovo software dell’Agenzia delle Entrate per fare l’autodiagnosi della propria situazione fiscale. Serve in sostanza per capire se c’è coerenza tra i redditi che dichiariamo e il tenore di vita che abbiamo. Folta e variegata la griglia di valutazione perché comprendono, tra le altre, le spese per le abitazioni, i mezzi di trasporto, gli investimenti, le vacanze e il tempo libero. L’Agenzia avverte mielosamente – per alleggerirne la morsa – che il Redditest non è uno strumento di esclusivo controllo ma di sola compliance fiscale . Non è dato sapere se si è trattato di un autentico “errore formale” diffuso nei comunicati che hanno accompagnato il varo del “nuovo micidiale strumento” o meno: più che “compliance” infatti ( e abbiamo detto tutto) assistiamo non solo impietriti ma soprattutto indifesi ad un’ulteriore “complicanza tributaria” messa a segno dal fisco. Ad oggi risultano nella banca dati tributaria, prima del suo (necessario) affinamento della novella procedura , già quattro milioni di “incoerenti”: il colore rosso per loro è già “acceso” anche se non si è ancora capito se riferito all’esito della autodiagnosi ovvero dalla rabbia di vedersi già evasori e spiati dalla “tremenda” macchina del redditest. E’ pur vero che di questi quasi 1 milione dichiara redditi “molto vicini allo zero” con un tenore di vita però incompatibile con propri beni intestati e spese effettuate . In questi casi il rischio di accertamento per tali contribuenti è alto : sarà scontata l’apertura della “ caccia” per reperire minuziose prove per scongiurare onerose sanzioni respingendo al mittente ( agenzia entrate) “accuse – per tali presunti evasori- ingiustificate”. Nel “redditest” sarà necessario scrivere prima il reddito, lordo, poi tutte le spese che ti vengono richieste. Quali?
• Abitazioni: prima e seconde case (affitto o proprietà, quote e durata di possesso) e spese relative (mutui, commissioni per l’acquisto, utenze, colf, arredi e elettrodomestici).
• Mezzi di trasporto: auto, moto, camper, barche, aerei privati e per ciascuno di essi costi di assicurazione e di eventuale noleggio/leasing.
• Assicurazioni e contributi previdenziali: polizze vita, infortuni, responsabilità civile e malattia; contributi obbligatori (tranne che per i lavoratori dipendenti), volontari e per la previdenza integrativa.
• Istruzione: rette scolastiche (scuole pubbliche o private), rette universitarie, affitti per studenti fuori sede, lezioni private, corsi di lingua, soggiorni di studio all’estero.
• Attività ricreative e vacanze: corsi sportivi, iscrizioni a circoli sportivi o culturali, abbonamento alla pay tv, giochi online, possesso di cavalli, viaggi organizzati e spese di soggiorno per vacanze, centri benessere e altri servizi per la cura della persona.
• Altre spese: spese mediche, assegni all’ex coniuge, restituzioni prestiti, spese per animali domestici.
• Investimenti e disinvestimenti: per terreni edificabili, azioni e imbarcazioni nell’anno di riferimento e nei due precedenti. Una volta finita la compilazione del redditest per le spese di tutti i componenti familiari sarà necessario premere – con non poche palpitazioni – il pulsante “Stima coerenza“. Se si accende la luce verde, il tenore di vita è coerente con il reddito dichiarato. La luce rossa invece indica una palese incoerenza: si spende troppo per quello che si dice guadagnare e quindi “l’espulsione dal campo dei contribuenti leali “ è scontato. Poco importerà a sua maestà il fisco se e in quale casa si vive : zona residenziale o popolare per l’agenzia delle entrate sarà uguale .Né interesserà quando e come è stata acquistata , se pervenuta per donazione o regalata da un “Nababbo ubriaco” . Per non parlare, infine, dell’auto di proprietà: il redditest chiede la cilindrata, ma chissà perché si evita di indicare l’anno di immatricolazione ( i proprietari di “auto d’epoca” sono avvertiti). Il fisco, insomma, aguzza la vista e ci terrà d’occhio :con molta probabilità le spese mediche per terapie da febbre di redditest lieviteranno per la gioia dei medici che vedranno incrementare le proprie entrate grazie a nuove ..malattie, lo studio della relativa diagnosi e le conseguenti costanti ”analisi” La cautela però non è mai troppa: .c’è in agguato per loro il rischio che il colore rosso potrà improvvisamente accendersi e “sbatterli fuori” dal campo della ..congruità fiscale.