E’ già sindrome da Redditest

Enzo Carrella

 “Sono o non sono coerente”, sarà  il tormentone  del prossimo anno che invaderà la psiche di milioni di contribuenti italiani.  A questa domanda, infatti,  risponderà il nuovo software dell’Agenzia delle Entrate  per fare l’autodiagnosi della propria situazione fiscale. Serve in sostanza per capire se c’è coerenza tra i redditi che dichiariamo e il tenore di vita che abbiamo. Folta e variegata la griglia di valutazione perché comprendono, tra le altre, le spese per le abitazioni, i mezzi di trasporto, gli investimenti, le vacanze e il tempo libero. L’Agenzia avverte mielosamente – per alleggerirne    la morsa – che il Redditest non è uno strumento di  esclusivo controllo ma di  sola  compliance fiscale . Non è dato sapere se si è trattato di un autentico “errore formale” diffuso nei comunicati che hanno accompagnato il varo del “nuovo micidiale strumento” o meno: più che “compliance”  infatti ( e abbiamo detto tutto) assistiamo non solo impietriti ma soprattutto indifesi  ad  un’ulteriore “complicanza  tributaria”  messa a segno  dal fisco. Ad oggi risultano nella banca dati tributaria, prima del suo (necessario) affinamento della novella procedura , già quattro milioni di “incoerenti”: il colore  rosso per loro è già “acceso” anche se non si è ancora capito se riferito   all’esito della autodiagnosi  ovvero dalla rabbia di vedersi  già evasori e spiati dalla “tremenda” macchina del redditest. E’ pur vero che di questi  quasi 1 milione dichiara redditi “molto vicini allo zero” con  un tenore di vita  però  incompatibile  con propri  beni  intestati e spese effettuate . In questi casi il rischio di accertamento per tali contribuenti è alto : sarà scontata  l’apertura della “ caccia”  per reperire   minuziose prove per scongiurare  onerose sanzioni respingendo al mittente ( agenzia entrate)  “accuse – per tali presunti evasori-  ingiustificate”. Nel “redditest” sarà necessario scrivere prima il reddito, lordo, poi tutte le spese che ti vengono richieste. Quali?
• Abitazioni
prima e seconde case (affitto o proprietà, quote e durata di possesso) e spese relative (mutui, commissioni per l’acquisto, utenze, colf, arredi e elettrodomestici).
• Mezzi di trasporto: auto, moto, camper, barche, aerei privati e per ciascuno di essi costi di
assicurazione e di eventuale noleggio/leasing.
• Assicurazioni e contributi previdenziali: polizze vita, infortuni, responsabilità civile e malattia; contributi obbligatori (tranne che per i lavoratori dipendenti), volontari e per la previdenza integrativa.
• Istruzione: rette scolastiche (scuole pubbliche o private), rette universitarie, affitti per studenti fuori sede, lezioni private, corsi di lingua, soggiorni di studio all’estero.
• Attività ricreative e vacanze: corsi sportivi, iscrizioni a circoli sportivi o culturali, abbonamento alla pay tv, giochi online, possesso di cavalli, viaggi organizzati e spese di soggiorno per vacanze, centri benessere e altri servizi per la cura della persona.
• Altre spese
spese mediche, assegni all’ex coniuge, restituzioni prestiti, spese per animali domestici.
• Investimenti e disinvestimenti: per terreni edificabili, azioni e imbarcazioni nell’anno di riferimento e nei due precedenti. Una volta finita la compilazione del redditest per le spese di tutti i componenti familiari   sarà necessario premere – con non poche palpitazioni –  il pulsante “Stima coerenza“. Se si accende la luce verde, il tenore di vita è coerente con il reddito dichiarato. La luce rossa invece indica una palese incoerenza:  si  spende troppo per quello che si  dice  guadagnare e quindi  “l’espulsione dal campo dei contribuenti leali “ è scontato. Poco importerà a sua maestà il fisco se e in quale casa si  vive : zona residenziale o popolare   per l’agenzia delle entrate  sarà  uguale  .Né interesserà  quando e come è stata acquistata ,  se pervenuta per donazione o regalata da un “Nababbo ubriaco” . Per non parlare, infine, dell’auto di proprietà: il redditest  chiede la cilindrata, ma  chissà perché si evita di indicare l’anno di immatricolazione  ( i proprietari di “auto d’epoca” sono  avvertiti). Il fisco, insomma, aguzza la vista e ci terrà d’occhio :con molta probabilità  le spese mediche per terapie da febbre di redditest lieviteranno per la gioia dei medici che vedranno incrementare le proprie entrate grazie a nuove  ..malattie, lo studio della relativa diagnosi  e le conseguenti  costanti  ”analisi” La cautela  però non è mai troppa: .c’è in agguato per loro  il  rischio che il  colore rosso potrà improvvisamente accendersi e “sbatterli fuori”  dal campo della  ..congruità fiscale.