Salernitana: vittoria 2-1 al fotofinish e primato in classifica

Maurizio Grillo

Vittoria al fotofinish  per la Salernitana che riesce in un colpaccio pesantissimo a Poggibonsi e vola al primo posto in classifica. Tanti i protagonisti di questo blitz in cui le reti sono giunte al primo ed all’ultimo minuto di gara: dall’autore del gol decisivo Mancini, freddissimo nel calciare un rigore da 3 punti al 95′, al determinante Iannarilli protagonista di in un paio di interventi difficilissimi, passando per il propositivo Cristiano Rossi, e all’impeccabile Riccardo Perpetuini. Gran primo tempo per Alessio Cristiano Rossi, una scheggia, mobilissimo, smista palloni con lucidità ed avvia l’azione del gol. Cerca sempre il fondo, punta in velocità Tafi (che soffre tantissimo il suo dinamismo), è un piacere vederlo verticalizzare. Qualche appoggio sbagliato macchia la sua generosissima partita, che giustamente Perrone giudica anche per la diligenza in fase di copertura. Soprattutto nel finale di gara, perde di vista il sostegno a Piva che non era mancato in avvio di gara: sarà per la generosità, sarà per la voglia di vincere, si getta in avanti e si lascia scappare Pera. Nella ripresa servono i richiami di Perrone, altrimenti finirebbe per fare l’ala, invece di tenere a bada gli avversari. Se stiamo commentano un primato in classifica ed una vittoria al fotofinish, è merito di Antony Iannarilli, che nega in tre occasioni la rete al team toscano, con interventi difficili e impegnativi. Due tuffi sullo 0-1 ed una doppia parata nel finale di gara, gli valgono un 7 pieno con puntualità anche nelle uscite alte, rese complicate dal pallone scivoloso e dall’affollamento in area di rigore. Molto bene anche Tuia, preciso negli interventi, e capace di non farsi mai saltare. Sradica palloni in scivolata, in tackle e di testa, agli avversari che si affacciano dalle sue parti. Gioca una partita monumentale, altro che difesa a tre, il suo impiego vale per due, visto che gli attacchi giungono spesso dal suo versante dove Settembrini e Rovedero spingono molto di più che Giunchi e Tafi. Dall’altro lato molto meno sollecitato Piva che si accentra e copre con qualche diagonale, senza sbavature nel primo tempo ed è puntuale sugli attacchi esterni, dove il lavoro richiesto è simile all’ordinario. Il suo rendimento cala nella ripresa, quando emergono limiti nella copertura ed una differenza di passo rispetto alle veloci punte toscane. L’esperimento che lo vede nella difesa a 3 non è tuttavia da buttare. Molinari chiude tutti gli spazi aerei con grande puntualità, preferendo la palla in tribuna all’appoggio rischioso. Come tutta la difesa è ingenuo in occasione del gol subito ma la sua prestazione come unico centrale è soddisfacente, considerato che non era al meglio della condizione. I palloni passano sui piedi quasi tutti per i piedi di Perpetuini e Mancini, meno per quelli di Zampa, che però si impegna in pressing ed in sovrapposizione. Solita partita sugli scudi da parte di un Perpetuini che mostra grande precisione di passaggio nonostante il campo pesantissimo. Una lucidità che dura fino al 94′ quando trova l’imbucata per Guazzo e lo mette solo davanti a Menegatti per l’episodio da tre punti. Grande prova anche di Mancini, che oltre alla solita transizione delle azioni, si cimenta in un tiro al bersaglio che produce il gol dell’1-0 e tante altre occasioni da rete. I suoi cross (sia dalla bandierina che dalla fascia) hanno il giro giusto e mettono in crisi la difesa toscana. Il concetto è ribadito: un giocatore così in questo girone non ha eguali. Non male Enrico Zampa: in un ruolo non suo (si vede la sua tendenza ad accentrarsi) si propone in sovrapposizione, pressing, raddoppio e cerca di liberarsi dalla marcature per ricevere i passaggi di Mancini e Perpetuini. Mortale l’errore nella ripresa, poco prima del pareggio giallorosso. Non c’era il fallo che gli è stato fischiato in occasione del pareggio locale. A proposito di calciatori adattati, buona prova di Marco Lanni: puntuale, prudente ed accorto in difesa. Poche le sortite offensive, in cui si propone per fornire un’alternativa di passaggio, ma non insiste più di tanto. Pronti via e Ginestra trova il gol numero 8 in campionato che fa esplodere la torcida granata: il Cobra continua nel suo movimento lontano dalla porta, facendo il pendolo per ricevere palla, anche quando non è necessario. Ferma involontariamente un contropiede di Mancini perchè gli sottrae la sfera anzichè attaccare gli spazi. Genoroso ed incisivo,dà il suo contributo alla causa come sempre, ma potrebbe essere ancora più letale. Guazzo lavora sporco, sponde, appoggi, rientro, ma anche passaggi fuori misura. Resta lucido e concreto al 94′ quando salta il portiere e si guadagna il rigore della vittoria. Ottimo impatto sulla gara di Gustavo che riesce a saltare l’uomo e sviluppare gioco anche sul campo così pesante. Lotito ha elogiato il cambio che lo ha visto entrare in campo ed i risultati (Guazzo si è procurato il rigore) hanno ancora una volta dato ragione a Perrone e spento le polemiche sul cambio con Ginestra e non con l’ex Taranto. Occasione da rete anche per Capua, entrato al posto di Zampa, per mantenere quadrato il centrocampo. Voto 6 a Pera portiere: per poco non gli riusciva una parata dagli undici metri che con la rete realizzata avrebbe costituito una doppietta.