Salerno: tavolo tecnico socio sanitario ASL

“Finalmente come a più riprese il sindacato tutto ha sempre sostenuto, dal tavolo tecnico è emerso che nessun comune ha a disposizione alcuna cifra da poter dedicare al socio assistenziale e socio sanitario. Nessuna cifra è stata allocata in bilancio ovvero nessuna integrazione è stata effettuata per determinare un riequilibrio di bilancio comprendente anche le quote ulteriori da assegnare a tale capitolo di spesa. Ne deriva una necessità di ritornare alla regione per farle assumere l’impegno, anche attraverso una eventuale anticipazione di spesa a compensazione , almeno fino a quando tutti gli enti locali interessati si attivino a dare certezza ai propri cittadini bisognevoli attraverso una assunzione diretta di responsabilità sia sulla erogazione delle quote loro spettanti ovvero farsi da garante per facilitare la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini. Siamo fiduciosi che la stessa a breve si farà garante diretta in una sorta di modalità compensativa sia a copertura del 2012 sia a garanzia del 2013 ovvero sia alla completa strutturazione delle modalità applicative della compartecipazione alle quote relative al socio sanitario. Purtroppo ancora una volta abbiamo dovuto constatare che la manovra sembra essere finalizzata solo a creare un artificio contabile per far finta di rientrare dal debito sanitario paventando una riduzione della spesa dell’intero settore, nel mentre si lasciano operatori ed utenti sul lastrico. Per fortuna che intuitivamente il dr. Squillante ha riportato tutti al proprio senso di responsabilità, assicurando egli stesso il pagamento delle quote sanitarie nell’ambito delle indicazioni regionali a riguardo. Appare evidente che la regione ben si è guardata dall’incrementare le quote delle rimesse mensili al fine di garantire tale adempimento, per cui non è peregrino ipotizzare che altri settori saranno costretti a soffrire insieme al socio sanitario in questo periodo. Comunque speriamo che questo nuovo modo di affrontare i problemi imposto dal manager dell’ASL Salerno, venga assunto a modello da perseguire, ovviamente con la partecipazione di tutti gli attori in campo e quindi anche del sindacato che qualcuno vorrebbe escludere mostrando tutta la sua irrealistica volontà di procedere con le stesse vecchie logiche che stanno portando al declino la moderna società occidentale. Ragioniamo sui principi e non sulle posizioni poiché con i primi si garantiscono cittadini e lavoratori del settore, con le seconde solo le caste e i comparielli.” (Pietro Antonacchio)