Salerno: Guardia Costiera, repressione pesca illecita

La Capitaneria di porto di Salerno, su impulso della Direzione Marittima di Napoli agli ordini dell’Ammiraglio BASILE, ha coordinato una articolata operazione di polizia marittima, con lo scopo di contrastare e reprimere le attività illecite di pesca che danneggiano, in special modo, le specie ittiche considerate a rischio di estinzione nonché a tutela dell’ecosistema marino. Una serie di controlli sono stati svolti nei porti, nei punti vendita della Provincia ed in mare puntando a colpire coloro che catturano o commercializzano prodotti ittici allo stato giovanile. Infatti in questo periodo diversi soggetti non pescatori professionisti compiono queste devastanti, oltre che illegali, pratiche che, tra l’latro, si ripercuotono negativamente sull’attività dei pescatori professionisti che, proprio su questa questione, avevano richiesto una particolare attenzione. Si tratta di una pratica che, sfruttando intensivamente gli stock ittici nel periodo della riproduzione, provoca gravi danni alle specie causandone, alla lunga, il pericolo di estinzione. Il fenomeno, che riguarda molte specie, anche di grande pregio (ad esempio il tonno rosso) è stato fatto oggetto di numerosi Regolamenti della Comunità Europea, cui è conseguita l’introduzione nel nostro ordinamento di sanzioni molto severe. Quindi anche per dare una pronta risposta alle istanze dei pescatori professionisti, l’attività è stata particolarmente mirata ed ha portato alla denuncia penale di 4 c.d. pescatori sportivi, all’elevazione di oltre 12.000 euro di sanzione, al sequestro di attrezzi illegali per la pesca nonché al sequestro di oltre 3 quintali di prodotti ittici tra cui oltre 100 esemplari, tra tonno rosso e pesce spada, allo stato giovanile.