Autonomia di vita, a quale costo?

di Rita Occidente Lupo

Sbambocciare i propri figli, sosteneva Brunetta qualche tempo fa, ma con quali soldi mantenerli, non ancora chiaro. Ed ora, con la crisi incalzante, ancora più lento, per non dire quasi inesistente, il discorso di lasciare la propria famiglia d’origine, per affrancarsi autonomamente ed affettivamente.  Attualmente circa un terzo degl’ italiani abita con la propria mamma o ha la genitrice ad un tiro di schioppo dalla propria dimora.  Molti vivono in prossimità anche di parenti ed amici, per risparmiare su molti beni e si dedicano piacevolmente alle gioie del palato, improvvisandosi chef tra i fornelli. Il tutto, all’insegna del risparmio, che spinge alle corse ai supermercati o ai maxi store. La qualità dei rapporti sociali sembra profondamente connotata dalla crisi, che altera anche i tempi e sfilaccia la disponibilità. Lo stress, il companatico di tutti i ceti, che vivono tensioni presenti, in merito all’economia sempre più esangue e sfocate prospettive future. I sogni, da due cuori ed una capanna, cozzano contro una “costosa” realtà!