Salerno: a rischio posto lavoro di 100 giovani assunti nel Banco di Napoli
Azione da manuale militare: colpire obiettivi civili per cercare di destabilizzare il fronte e risolvere il confronto a proprio favore . Così invece si radicalizza soltanto il conflitto. Intesa Sanpaolo non conferma gli apprendisti in scadenza. Questa scelta mette a rischio il futuro lavorativo di migliaia di giovani . Nel solo Banco di Napoli – dichiara Pietro Ravallese Segretario Responsabile della Uilca Banco di Napoli – sono circa 100 i giovani seriamente preoccupati del loro destino non solo lavorativo ma anche personale e familiare. Molti hanno messo su famiglia, contratto mutui, ed assunti altri impegni economici. Intesa San Paolo non è alla canna del gas , i risultati dicono tutt’altro, il Ceo Cucchiani si è aumentato lo stipendio di 300 mila euro, ed il 3 Agosto scorso dichiarava : “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno. Il risultato della gestione operativa semestrale è il più elevato fra quelli degli ultimi 8 semestri. Posso con serenità affermare che la nostra banca è posizionata molto bene per sostenere lo sviluppo economico del paese”. La scelta dei vertici del gruppo, alla vigilia di una importante tornata negoziale prevista per la settimana prossima sul versante degli assetti contrattuali e del riordino dei costi , assomiglia molto a chi, in guerra, bombarda indiscriminatamente obiettivi civili per volgere a proprio favore l’esito della battaglia, Non ci sono giustificazioni economiche ed organizzative alla base di questa scelta. La Uilca è pronta , insieme alle altre organizzazioni sindacali , a porre in essere tutte le iniziative necessarie per far recedere l’azienda da questa intenzione e far riassumere i giovani che nel frattempo non sono stati confermati.
Pietro Ravallese Segretario Responsabile Uilca Banco di Napoli