Svimez: Andria “Conferma previsioni rapporto 2011, politica per il mezzogiorno, puntare anche su cultura”

“Il rapporto Svimez conferma la drammaticità della situazione in cui versa il Mezzogiorno. Per la verità già lo scorso anno, nell’analoga circostanza della presentazione dei dati 2011, era stato esplicitamente profilato il rischio di desertificazione industriale. Purtroppo la previsione si è tramutata in realtà, come del resto è facilmente desumibile dalle continue crisi che si aggravano o si aprono con tutto ciò che ne consegue in termini occupazionali”. Lo dichiara il senatore del Pd Alfonso Andria che aggiunge: “In sostanza, bisogna prendere amaramente atto di una tendenza che si è ormai consolidata e che si è manifestata sin dall’inizio della crisi economico finanziaria 5 anni fa: non solo non c’é nuovo lavoro per i giovani, ma non c’è più tanta parte del lavoro che c’era!” “In un quadro devastante che nell’ultimo periodo si è reso ulteriormente grave a seguito della vicenda Ilva di Taranto, si colloca – sottolinea Andria – la situazione della Campania, per la quale dall’inizio della crisi (2008) si stima una perdita nel settore industria nell’ordine dell’11,7%. Tra le cinque province campane, Napoli si attesta su un tristissimo, preoccupante primato, che investe, oltre che l’industria, persino l’agricoltura, comparto, quest’ultimo, che altrove, malgrado tutto,  riesce ad esprimere performance soddisfacenti nella condizione data”. “E’ evidente – conclude Andria – che la traduzione in positivo di dati così allarmanti, tanto più perché rilevati da una fonte tanto autorevole come quella Svimez e quindi particolarmente attendibili, dipenda da scelte adeguate, in grado di  aggredire subito il fenomeno e, come antidoto, attivare con tempestività una efficace politica per il Mezzogiorno. Il governo è certamente su questa linea, ma ritengo che debba accelerare i tempi e diversificare gli strumenti, per esempio puntando molto e più convintamente sull’industria culturale che ovunque, ma particolarmente nelle realtà del Sud del Paese può rappresentare una delle risposte all’urgenza delle istanze. Ma le opzioni per lo sviluppo non riguardano solo il governo centrale. La Regione Campania non si sottragga e assuma una iniziativa commisurata alla gravità del momento.”