Buonabitacolo: Le Formiche Operaie, esame acque fluviali

Al via il secondo step del progetto “Analizziamo le Acque dei Fiumi del Vallo di Diano”, organizzato dall’associazione di volontariato “Le Formiche Operaie”. Prelevati i campioni di acqua dai fiumi Peglio, Imperatore e Calore. Presto i risultati delle analisi. Terminata  la raccolta fondi promossa dall’associazione presieduta da Nicola Galatro, organizzata consegnando 22 salvadanai in altrettanti locali commerciali valdianesi – nei comuni di Atena Lucana, Buonabitacolo, Montesano, Padula, Sala Consilina e Sanza – alcuni volontari dell’associazione “Le Formiche Operaie”, coadiuvati da specialisti del  laboratorio di analisi  “Green Life” di Sala Consilina,  hanno prelevato alcuni  campioni  per analizzare le acqua dei tre fiumi dell’area sud del Vallo di Diano ed  effettuare  studi  sul presunto inquinamento  dei fiumi Peglio, Imperatore e Calore.Dunque sono tre i fiumi sottoposti all’indagine chimica- fisica e batteriologica. Due i campioni prelevati (uno per l’analisi chimica e uno per l’analisi batteriologica) per ogni postazione dei fiumi, per un totale di sei punti di campionamento: due prelievi nel fiume Imperatore – uno in località Marcellino a Montesano e uno in località Fieo a Padula Scalo – un campione  in località Ponte Calore, tra Padula e Buonabitacolo, per il fiume Calore e tre campioni,  in tre  diversi punti, sono stati prelevati nel fiume Peglio a Buonabitacolo.Per ogni postazione in cui è avvenuto il prelievo è stata effettuata, con un apposito strumento, anche la misurazione della temperatura ambientale e della temperatura dell’acqua.“Ringraziamo tutti i cittadini e le imprese  che ci hanno aiutato a realizzare questo progetto – dichiara il presidente Nicola Galatro – sapremo fare buon uso delle loro donazioni e daremo  conto di come useremo i loro soldi. Entro una decina di giorni avremo i risultati delle analisi e ci organizzeremo per la pubblicazione dei risultati. Ma non ci fermeremo qui – conclude  il presidente delle “ Formiche” – il progetto infatti prevede anche una terza fase che svilupperemo con l’Università degli Studi di Salerno, con la quale inizierà nella prossima primavera,  una ricerca di più ampio respiro per monitorare i fiumi valdianesi”.