Salerno: San Matteo, non è De Luca!

Rita Occidente Lupo

L’avrà capito il sindaco salernitano Vincenzo De Luca, che non si può mescolare il sacro col profano? Che l’idolatria, può essere più perniciosa del fanatismo islamico? Che certi riti religiosi, non vetrine nè passerelle politiche, ma atti di fede, di un cammino spirituale? Perchè la visibilità dei politici, anche in circostanze della vita religiosa, davvero storpia. Anche se il polso della pietà popolare, talvolta ama guardare al politico, che stringe mani e sorride alle masse ad ala, senza riflettere se sia quello il modo di ossequiare la Divinità! Per due decenni, De Luca, atteso dietro la processione del Santo Patrono cittadino, applaudito alla sua uscita dalla cattedrale primaziale, con tanto di fascia tricolore e ben scortato dal nutrito parterre politico, tirato a lucido per lo show cittadino. Ed in tanti a gareggiare per poter essere più o meno accanto al sindaco, per essere ripresi e condividere applausi, anche lontani dal vivere la fede. Ma quest’anno, è andata diversamente: il vicesindaco Eva Avossa, ha sotituito l’uomo di ferro! Tra lo stupore generale e la delusione di quanti già s’eran ben attrezzati  con cartelli e striscioni, per protestare il proprio dissenso. che già da giorni veicolava alacremente in città per svariate situazioni. Il motivo dell’assenza del Primo Cittadino, avvolto nell’inciucio, che ha scortato un “evento” pubblico. Come se la processione di San Matteo, un tempo trainante tantissime presenze non solo dall’hinterland, raggiungesse il clou quando il sindaco sollevava la mano in segno di saluto, anche verso quanti si sporgevano dai balconi di Via Duomo. Dopo le celebrazioni propedeutiche, il Comitato con dritte a destra ed a manca, l’acme con le paranze; un tempo, anche il folklore dei portatori, delle ben sei statue, attirava attenzione: poi, lo scroscio d’applausi per l’addobbo floreale del Patrono, propiziatore per i Salernitani. Quest’anno, è sembrata più corta la processione, più celere, meno attesa: mancava De Luca! Delusione di chi ormai era abituato ad incontrare il Patrono ed il Sindaco, a sentirsi rinfrancato dall’uomo che dà man forte alle opere pubbliche specialmente per consegnarle in “ossequio” all’Evangelista! Quest’anno i fuochi pirotecnici alle 23,00, i cellulari dei politici sempre accesi durante il tragitto della processione, la morbosa curiosità di quanti si son affrettati a comunicare il flop del Sindaco! Scarsa attenzione al Patrono,  benedicente la città: celebrato comunque dal popolino, cioè da quello che avendo riposto il cartello dei problemi Cstp, ha congiunto le mani supplichevole, ben consapevole che nessun potere viene agli uomini, se non dall’alto e che al di là di De Luca, arbitro della politica cittadina, solo San Matteo, intercessore di favori  umani!

4 pensieri su “Salerno: San Matteo, non è De Luca!

  1. Cara Direttrice,

    buon senso da parte del Sindaco Vincenzo De Luca o semplicemente una presa d’atto che si sta consumando una rottura di rapporti politici tra il potere diocesano di Salerno e il Sindaco e l’Amm.ne comunale di Salerno. Significativi sono :

    a) il richiamo – rivolto a Lui dal neo Arcivescovo di Salerno – al rispetto del carattere religioso della Festività di S.Matteo fatto nei giorni precedenti la processione;

    b)la sedia che tradizionalmente spetta al Sindaco di Salerno (dato che S.Matteo è patrono di questa città e non d’altre) fatta trovare occupata dal Sindaco di Battipaglia, Zara, nella messa mattutina in onore di S.Matteo, anzicche da Vincenzo De Luca ;

    C) il saluto dell’Arcivescovo di Salerno,monsignore Raffaele Martino – dopo la messa mattutina in onore di S.Matteo, rivolto solo a quest’ultimo lasciando completamente ignorato il Sindaco di Salerno.

    Quale è la causa di tutto questo?

    Da alcune indiscrezioni sembra che sia il mancato versamento del contributo da parte del Comune anche a Casa Betania, che la Curia ha visto come l’inizio di un braccio di ferro tra il Comune di Salerno e l’Arcivescovado di Salerno per i mancati versamenti -da parte della Curia – al Comune di Salerno dell’ICI sugli immobili non destinati al culto, ma ad altre finalità penalizzando così il disagio sociale. Così ha dichiarato Monsignor Raffaele Martino.

    Questo contributo non è stato pagato nemmeno ad altre Associazioni con fini sociali quali il Girasole ed altre.

    Vero o no?

    Questo veramente non lo so!

    …potrebbe trattarsi solo di un problema di liquidità da parte del Comune e non di un schiaffo alla Curia come Monsignor Raffaele Martino vuol far credere.

    Questa presa di posizione da parte della Curia arcivescovile di Salerno non mi convince molto.

    Cosa c’è sotto? Un semplice braccio di ferro tra il Comune di Salerno e la Curia Arcivescovile, ujna voglia della Chiesa salernitana di dare un segnale significativo alla gente sulla necessità di una moralizzazione della politica o una manifestazione di caduta di fiducia della Chiesa nei confronti di Vincenzo De Luca e dell’Amm.ne comunale di Salerno che Lui rappresenta e, quindi, la voglia di cambiare cavallo? O l’inizio di grande operazione di restaurazione politico/religiosa che parta da Salerno per investire tutto il resto del Meridione?

    Non dimendichiamoci due cose : che da Saledrno sono partire grandi svolte politiche per il nostro Paese e che il Duomo di Salerno ha visto la presenza di quasi 7 grandi Pontefici.

    E questa la dice lunga sull’importanza politico/religiosa che ha sempre rivestito la Chiesa della nostra città nello scacchiere meridionale.

    Onofrio Infantile

    Salerno, 21 settembre 2012

  2. Buongiorno,
    Io credo che mons.Moretti mandato dal Vaticano ,dopo gli scandali e le inchieste , per mettere ordine nella curia salernitana ,abbia semplicemente voluto rimarcare l’autonomia della Chiesa dalla politica.In questo caso ha fatto bene, perkè il sig.De Luca , è stato invitato , è chiaro le disposizioni a sedere del nuovo arcivescovo ,possono essere diverse dal vecchio.Così come sarebbe opportuno come proposto da qualcuno che : “Tutti i personaggi istituzionali della città che intendono omaggiare San Matteo dovrebbero aspettare davanti le proprie sedi, con le rispettive delegazioni, il passaggio della processione e del Santo Patrono,Così che il Presidente del Tribunale, il Presidente della Provincia, il Sindaco, il Prefetto, il Questore ed altri potremmo vederli dinnanzi ai propri palazzi e sarebbe veramente una assoluta novità.”

  3. sENTITE è VERO CHE ORA DE LUCA SI è MONTATO LA TESTA …. ED è UN UOMO DAI MODI BRUSCHI PERò NO NCI DIMETICHIAMO CHE HA LEVATO LE PROSTITUTE DAL CENTROSTORICO LE CHIACNARELLE , HA RIPULITO PIAZZA DELLA CONCORDIA ECT … .CIRIELLI COSA HA FATTO INVECE COME PRESIDENTE DELLA PROVINCIA HA AGRIZZATO LA COSTIERA AMALFITANA ED IL CILENTO

  4. COME ERA BELLA LA VERA CITTA’ DI SALERNO FINA AL 1996…
    VERA E NON FINTA COME QUESTA.
    SALERNO è COME UNA PERSONA CON IL FRAK,MA SOTTO HA I VERMI!

    MANCO DA OLTRE 15 ANNI ALLA PROCESSIONE E MI CHIEDO

    DOVE SONO I VERI SALERNITANI?

    DOVE SI TROVA L’ASPETTO SACRO?

    IL GUAIO E’ CHE SI PROPONE SOLO L’EFFIMERO E L’INUTILE MENTRE LE FUNZIONI CHE RENDONO CIVILE UNA CITTA’ QUALE LA SICUREZZA,I TRASPORTI E LA VIABILITA’ SONO SOLO UN RICORDO.
    E QUESTO VALE ANCHE PER L’ISTITUZIONE PROVINCIALE CHE PERO’NON HA POTERE E NON SONO FURBI…

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