Gestanti in passerella!

di Rita Occidente Lupo

Davvero tutti in passerella! A sfidare gli occhi curiosi, a sottoporsi alla critica feroce…alla curiosità indagatrice, alla cronaca morbosa. Un tempo, si finiva in tale show, se si avevano i numeri giusti. Vale a dire la taglia, con tanto di centimetro che circuiva il girovita, inclemente, i fianchi ed il seno, per verificare le proporzioni giuste! Oggi, invece, la tendenza all’esibizionismo, senza tema di giudizio, governa implacabile. Dal lido balneare, per colorare le serate estive, al “Muretto” di contorno,  perfino baby, trascinati in un karaoke che deve proporre, non si sa bene cosa. In passato, infatti, era per antonomasia la bellezza, a dover competere con la rivalità. Poi il sorriso, l’eleganza, la simpatia, fino a giungere a mister gay ed a miss…gestante! Infatti, all’ottava edizione del “Rod Ryan Show Pregnant Bikini Contest” in Texas, tra balli e prove con i bambini, persino una futura mamma atletica s’è esibita in un’agevole spaccata, senza alcuna difficoltà. Anche le gestanti, dopo il  pancione da copertina di Demi Moore, nel 1991, seguita nell’esempio da altre star, a gareggiare per la corona di reginetta. Non fa più specie lo stato di vita, bensì ciò che s’intende raggiungere: forse, per molti, uno scatto esibizionistico, solleticante le corde d’un sano narcisismo, che non trova spazio nell’ordinario. Se per gli adulti, una libera scelta nel riproporsi, anche per un’escalation sociale, per minorenni e bambini, un discorso a parte. Infatti, per le adolescenti, specialmente le madri incoraggiano incerte fanciulle, lusingandosi notevolmente degli apprezzamenti al loro sfilare. In barba a Piccole Donne, lungimiranti a qualunque prezzo! Spesso sono proprio le genitrici ad ipotizzare futuri scenari carrieristici, per le proprie rampolle ed a pilotarle in circuiti così mediaticamente noti, da lasciare discutibili apprezzamenti alla mentalità del decennio scorso. Idem per i più piccoli: divi in erba, tra pane e celebrità, perché qualcuno, del mondo adulto, estrapola i loro sogni, il loro desiderio d’emulazione del paladino di fortuna, riuscendo a farne un pedissequo fan…in passerella! Senza distinzione di sesso e d’età, ogni sfilata col suo buon seguito di spettatori. Una calca di curiosi e di conoscenti, per non dire amici e familiari, che anche nelle sagre paesane, tra una salsiccia arrostita ed un sorso di vino, al momento in cui il clou vede i fari della passerella, divertita s’assiepa sotto il palco, godendosi uno spettacolo che non stanca mai. Al di là se a sfilare, ci siano numeri giusti e persone giuste! Importante, la coreografia, la musica, la gara…l’andamento più o meno succinto, il fisico più o meno denudato: il tutto, per esprimere un  giudizio, per vergare una scheda, che i giurati posseggono con tanto di autografo personale, prima di riporla ben piegata, con un verdetto insindacabile! Per l’esteriorità ovviamente, non per la persona. Anche se il conduttore della serata, cerca ogni tanto anche di far parlare le sfidanti, per dimostrare che capacità raziocinante e non solo smanie da pavone, rimandano concorrenti inseriti nel contesto sociale. Blog FATA-LITA’

 

 

 

 

 

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