Salerno: Ciccone su opere pubbliche di De Luca

Sulle cronache di stamattina dei giornali notiamo come il sindaco di Salerno, affrettatosi a convocare una conferenza stampa giusto per “neutralizzare” mediaticamente quella sacrosanta del Pdl sulle tante opere pubbliche incompiute dell’amministrazione De Luca, rifaccia per l’ennesima volta l’elenco della spesa mettendo tra l’altro insieme finanziamenti di cui certo non dobbiamo essere grati all’amministrazione comunale ma ai governi centrali, tra cui quello passato guidato da Berlusconi. Ciò è quanto è stato anche rimarcato argutamente da qualche articolo di giornale. Il piatto forte dovrebbe infatti essere il finanziamento per il progetto “Porta Ovest” teso a migliorare il sistema di collegamento del porto commerciale di Salerno e presentato già varie volte. La notiziabilità delle dichiarazioni del sindaco era, non me ne voglia nessuno, piuttosto scarsa su questo versante. Era invece clamorosa su quello delle prospettive per l’occupazione che queste opere aprirebbero: si parla di decine di migliaia di posti di lavoro, oltre ventimila. Se Silvio Berlusconi fu criticato dalla sinistra all’epoca per il milione di posti di lavoro promesso, qui dovrebbero scattare ben altre più estreme considerazioni. Stiamo infatti parlando di una cifra che definire sproporzionata è poco e che garantirebbe anche di più della piena occupazione a Salerno. Mi meraviglio che di una notizia del genere non si siano occupati il Tg5, la Rai e tutti i media nazionali. In realtà De Luca tenta il bluff stabilendo un rapporto un po’ sommario tra investimenti in campo e posti di lavoro determinati. Intanto bisognerebbe inserire tra le variabili i tempi di realizzazione, poi i costi non relativi al personale e tante altre cose che non sto qui a spiegare perché l’enormità della cifra sparata dal sindaco parla da sola. Per capirci, i dipendenti totali della Fiat di Pomigliano non arrivano a 5000, quelli degli enti centrali di Mirafiori sono circa 5.400; tutto il gruppo Geox ha circa 4000 dipendenti; il Benetton group ne ha 7.500 di cui 2.500 in Italia. Insomma quelle del Sindaco sono cifre di occupati che dovrebbero, se fossero vere, far gridare al miracolo economico nella sola città di Salerno (cifre da caso unico al mondo). Parliamo poi, ancora una volta, di cantieri (la parola magica per De Luca), cioè non di lavoro duraturo, ma di cose che hanno un inizio e una fine. Vale a dire non è che domani apre la Nestlè o la Benetton a Salerno. Ma forse De Luca fida sul fatto che in questa città i cantieri si aprono, ma non si chiudono mai. E allora su questo versante, risponda a ciò che invece abbiamo rilevato noi e ormai anche i gruppi di cittadinanza attiva che sono presenti a Salerno (Figli delle Chiancarelle, Salviamo il Lungomare, etc). A tutti sono chiari i ritardi dell’amministrazione De Luca, tranne forse che ai suoi irriducibili fans e a chi evidentemente ancora non riflette abbastanza sui paradossi delle sue dichiarazioni che tengono la città in una situazione di irrealtà, mentre invece avrebbe bisogno di ridiventare una città normale, prima che sia troppo tardi.

Un pensiero su “Salerno: Ciccone su opere pubbliche di De Luca

  1. Cara Direttrice,
    il nostro beneamato(!?) Sindaco ha una malattia atavoca : quella di dare i numeri al lotto.
    Lo ha già fatto con la movida.
    Evidentewmente pensa che i suoi cittadini siano tutti fessi.
    Onofrio Infantile
    Merc.12 settembre 2012

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