Eboli: l’Amministrazione e il dissesto

Il Consiglio Comunale, nella seduta del 6.9.2012, ha approvato il bilancio di previsione per l’anno in corso con il voto contrario dell’intera opposizione. Durante il dibattito è emersa, nella sua drammaticità, la questione economico-finanziara.Come segnalato dallo stesso segretario comunale, il Comune di Eboli si trova in uno stato di grande sofferenza economica. L’azione intrapresa dall’amministrazione per arginare la crisi economico-finanziaria si è rivelata del tutto inadeguata. Il Sindaco e i suoi collaboratori non sono stati in grado di adottare una strategia di potenziamento delle entrate e, di conseguenza, sono aumentate le richieste di pagamento da parte dei creditori. Le società create dal Comune, “Eboli Patrimonio” e “Multiservizi”, si sono rivelate un colabrodo. La partecipazione al consorzio farmaceutico comporta ulteriori cospicue perdite di danaro. Lo scorso anno sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per un ammontare di 11 milioni di Euro scaturiti dalle sentenze della vicenda P.I.P.; di fatto, l’amministrazione non è in grado di onorare il debito nei tempi stabiliti, nonostante la disponibilità dei creditori alla rateizzazione. Tra pochi giorni il Consiglio Comunale sarà convocato per riconoscere altri 11 milioni di debiti per  la stessa vicenda. L’area industriale, che doveva essere il volano dello sviluppo economico della nostra città, si è rivelata una sciagura: infatti, dagli uffici comunali risulta che i debiti del  Comune  per prestazioni di servizi ed acquisti di beni ammonta ad Euro 16.727.346,19. A conti fatti, la somma dei debiti per fatture liquidate e non pagate e debiti fuori bilancio ammonta ad Euro 38.000.000,00 circa. Sul fronte dei crediti, l’amministrazione dovrebbe recuperare 28.000.000,00 di Euro dai cittadini, mentre la metà dei debiti fuori bilancio potrebbe essere recuperata dagli assegnatari dei lotti dei terreni del P.I.P con i quali esiste un contenzioso. Il Comune di Eboli è sull’orlo di un precipizio in fondo al quale si intravede il dissesto. Per scongiurare tale increscioso evento occorrerebbe una drastica politica di rigore per recuperare tutti i crediti e, contemporaneamente, una seria politica di valorizzazione ed alienazione del patrimonio comunale. L’amministrazione dovrebbe presentare un piano di risanamento economico- finanziario serio, credibile ed attuabile in tempi brevi. Purtroppo, dall’inizio del secondo mandato, l’incapacità e l’inerzia della Giunta Melchionda hanno aggravato una situazione già seria che, se affrontata per tempo sarebbe stata di più facile soluzione. Oggi occorre un miracolo! Dall’opposizione ci siamo dichiarati disponibili, nell’interesse della città, ad un confronto pubblico, trasparente, leale, serio sulla situazione economico-finanziaria, nel rispetto del ruolo che ciascuno ricopre. Abbiamo già suggerito alcune soluzioni drastiche da adottare. Siamo in ansiosa attesa che l’amministrazione presenti il suo piano, speranzosi di poter evitare lo sciagurato Dissesto! Ogni indugio aggrava ulteriormente la situazione.