Castel San Giorgio: PDL smaschera intento ribaltonista di Longanella

Il Coordinamento Cittadino e il Gruppo Consiliare del PDL di Castel San Giorgio intervengono sulle farneticanti dichiarazioni rilasciate, in questi giorni, dal ribaltonista sindaco di Castel San Giorgio agli organi d’informazione con il tentativo, inutile, di spacciare il suo “salto della quaglia” con un nobile atto di responsabilità politico-amministrativa. Il sindaco Longanella e altri componenti dell’attuale maggioranza, non nuovi negli anni passati ad operazioni ribaltonistiche, hanno voluto estromettere deliberatamente il PDL, primo partito in termini di voti alle scorse elezioni amministrative, dal governo cittadino per evitare di rispondere alle richieste, sentite dalla stragrande maggioranza dei cittadini, di rilancio dell’azione amministrativa, riduzione e riqualificazione della spesa, maggiore trasparenza e di concordare insieme un programma per la seconda metà della consiliatura. Tanto è stata sofferta la scelta del ribaltonista Longanella che, nella sua continua commedia dell’equilibrio perpetuo, non ha avuto nemmeno il coraggio di anticipare personalmente la decisione di revoca al Vicesindaco Nobile Soglia, il più votato alle scorse amministrative, e all’assessore esterno Massimo Barba. Un atto che, da solo, qualifica la statura politica di questo turista della democrazia. In questo momento, intanto, fremono le consultazioni per dare vita ad una nuova maggioranza taroccata e diversa da quella sancita dal voto popolare. Tanti sono stati i rifiuti ricevuti da parte di liberi cittadini e consiglieri comunali non attratti dal canto della sirena Longanella. Il PDL continuerà a vigilare e denunciare, come già fatto nei giorni scorsi, questi tentativi e non ultime le parole di apertura del ribaltonista Longanella nei confronti di alcuni gruppi consiliari d’opposizione. Circa la decisione dell’ex capogruppo consiliare Manuel Capuano di abbandonare il PDL, il Coordinamento Cittadino e il Gruppo Consiliare esprimono il proprio vivo rammarico per il fatto che le motivazioni rese note agli organi d’informazione non siano mai state illustrate, nello spirito di quel confronto oggi tanto invocato, nel corso delle frequenti riunioni. Il Popolo della Libertà, inoltre, si è schierato lealmente al lato dell’ex capogruppo nelle sue richieste di rinnovamento della Giunta e di rilancio dell’azione amministrativa. Pertanto appaiono a dir quanto inspiegabili, nei modi e nella tempistica, le dimissioni rassegnate, che – in ogni caso – siamo sicuri non siano merce di baratto, presente o futuro, con incarichi assessoriali.