Quale sensazionale in rete?

Rita Occidente Lupo

Ma che sarà mai il sensazionale che finisce in rete, quando gioca con la vita! Come se fosse esclusivo, lo scoop che va contro la vita stessa. Ed adolescenti e giovani, sempre armati di webcam, dietro l’occhio immortalante, contro l’esistenza. La cronaca, ogni giorno rimanda non il miracolo della vita a riguardo, ma il gesto contro la stessa. Giovani che si tolgono la vita per delusioni amorose, collassati per crisi etiliche fuori dalle discoteche e tanti altri spaccati di una società esistenziale che fagocita dolore ed indifferenza. Perchè pare, infatti, che si voglia tentare di scuotere da un certo menefreghismo, immortalando gesti estremi, filmando anche col cellulare! Protagonismo in fin di vita, anche se all’ultimo respiro! Dipendenza dalla rete, a tal punto da associarla anche a quanto sgomenta ed annienta! Davvero il virtuale gioca un ruolo determinante per chi non sa usarlo, ma ne soccombe! Ogni sorta di schiavitù, di dipendenza, letale quando finisce per governare anzichè per essere governata. E, di droghe, il nostro tempo continua ad abusarne. Dovrebbe la rete, invece, riuscire ad afferrare chi ancora sa compiere gesti, che recuperano la vita: ed in verità non mancano! Perchè non filmare il sacrificio di quanti riescono anche d’estate, a non ricoverare negli ospizi di fortuna, oggi ritinteggiate case Albergo, i propri genitori anziani, non facendo mancare loro affetto e cura se infermi o di coloro che rinnegano le proprie vacanze, per dedicarsi al volontariato. Alle centinaia di giovani che mettono risparmi da parte un anno intero, per poi recarsi a Lourdes d’estate, per servire gratuitamente gl’infermi? Tali gesti, tali vite, andrebbero ripresi dalle webcam: quando sotto il sole, nei pomeriggi assolati all’Esplanade, centinaia di carrozzelle vengono portate da giovani di ogni razza e nazionalità con infermi, durante la processione eucaristica, tra preghiere gettate verso il cielo e sorriso malgrado la stanchezza! Non uno spettacolo folkloristico, ma esempi di vita che danno ancora il polso della solidarietà, ma anche di come si possa impiegare il proprio tempo a donare, senza chieder nulla in cambio! Ricevendo da chi vive una condizione permanente di disabilità, accettazione del proprio essere, nella preghiera per gli altri, quasi mai per sè!Foto: Other Companies pcdrivers.it