Eboli: Fausto Vecchio ai Riformisti…

Non comprendo il rancore dei  Socialisti Riformisti nei miei confronti e, soprattutto, le critiche per un eventuale inesistente trasformismo politico provenienti da chi, negli ultimi anni, è passato in maniera disinvolta da candidature spazianti dal centro destra al centro sinistra, non chiarendo  ancora oggi l’esatta collocazione nel panorama politico nazionale.   Mi sembra strano che i Riformisti così ben attenti ai fatti che si consumano nella città, non sappiano che le mie pendenze nei confronti del Comune sono state già saldate per la stragrande parte, mentre per la minima parte residuale sto utilizzando lo strumento della dilazione di pagamento. Con somma meraviglia constato che i Riformisti non ricordano le motivazioni di quel debito. Esso nasce da un mio atto politico espresso nell’approvazione di un bilancio preparato da una Giunta direttamente collegata agli storici leader dei Riformisti, nel tentativo di evitare il dissesto del comune deliberato poi negli anni successivi. Il mio fu un atto di lealtà nei confronti della città senza alcun interesse personale. Per quanto riguarda le delucidazioni urbanistiche esplicitate dai Riformisti voglio ricordare che né io né esponenti della mia famiglia abbiamo avuto interessi riguardo tali tematiche, non facendo parte di una cultura palazzinara che emerge ancora, evidentemente, in alcuni rappresentanti della cosa pubblica. E’ nei fatti che quando sono in gioco interessi familiari i rappresentanti politici debbono astenersi da qualsiasi valutazione e da qualsiasi atto politico per un evidente forma di incompatibilità. Nessun giudizio di merito è stato esternato da me sulla legittimità dei vari provvedimenti amministrativi approvati nei vari anni, ma è soprattutto a tutela anche delle stesse persone coinvolte in tali interessi che ad Eboli non riparta la stagione delle guerre di religione e della caccia alle streghe . Il paese ha bisogno di una pacificazione che è richiesta dai tanti problemi che affliggono questa collettività e dai tantissimi disoccupati che, purtroppo, vivono sul territorio. Sarò sempre attento affinchè la legalità non venga violata e continui ad essere un vessillo identitario della nostra comunità. Apprezzo l’ironia dell’offerta di un eventuale prestito in nome di vecchie amicizie, ma voglio ricordare che io come la stragrande maggioranza dei cittadini ebolitani viviamo del nostro lavoro, non appartenendo a nessuna casta lautamente retribuita dalla collettività per i pochi anni dedicati all’attività politica, pertanto sono abituato a sostenere personalmente e con enorme sacrificio i miei impegni economici. Resto sempre aperto a qualsiasi confronto politico che i rappresentanti di qualunque forza politica intendano promuovere nel consiglio comunale e nella città. Auguro a tutti e ai Riformisti in particolare, un buon proseguimento di questa splendida stagione estiva.

Fausto Vecchio