Nei Casini

Angelo Cennamo

Il 2013 è lontanissimo; quando ci arriveremo, gli scenari dell’economia non saranno certo dei migliori. I dati sulla decrescita produttiva e sulla disoccupazione, salita di oltre due punti negli ultimi nove mesi, ci appaiono, infatti,  tanto allarmanti quanto irreversibili, nel breve e medio periodo ( nel lungo periodo, diceva Keynes, saremo tutti morti). La pressione fiscale, specialmente a seguito della rimodulazione delle addizionali irpef che castigherà le Regioni più indebitate, raggiungerà vette da usura, e il differenziale tra i nostri titoli e i bund tedeschi, senza i provvidenziali interventi della Bce, potrebbe rimenere vicino alla soglia di rischio. Dunque, nei prossimi mesi ci toccherà continuare a stringere la cinghia, sperando che non si spezzi. Il Professore, che dall’alto dei suoi insuccessi si abbandona ad ipotetiche proiezioni degli spread altrui, colleziona vertici bilaterali nei quali le parole si sommano ad altre parole : crescita, fondo salva stati, rigore, compiti a casa, sono solo alcuni dei termini che sentiamo e risentiamo dallo scorso novembre, senza intravvedere però nessuno spiraglio. I partiti, nel frattempo, si danno da fare per trovare formule ed alleanze vincenti, in vista della futura competizione elettorale che già si preannuncia infuocata. Al centro della scena, negli ultimi giorni, è finito il leader dell’Udc ( già Terzo polo e Polo della Nazione) Pierferdinando Casini. L’ex giovane democristiano, dopo aver abbracciato il berlusconismo forzista e sperimentato, successivamente, la solitudine dei numeri primi, per l’anno venturo pare abbia deciso di cambiare. Nel 2013, Pierferdy sceglierà il rosso di Nichi Vendola e di Pierluigi Bersani. Così, per non dare un dispiacere a nessuno. Casini è un politico multiplo, inclusivo, laico ad ampio spettro, liberale ma anche socialista, cattolico ma anche progressista. E’ una colomba dorotea, ma, quando serve, sa essere anche un falco della miglior specie. A Casini sta a cuore la Nazione, dice lui, e allora non si può stare a guardare il capello, quando fuori scoppia la bufera. Fini bussa alla sua porta? E lui lo accoglie. Bersani propone una sinergia? E lui non si tira indietro. Il gemello di Crozza si è nel frattempo imparentato col gaudente comunista pugliese? Ma sì, tiriamo dentro anche lui! Subito? Subito no; dopo il voto, nel solco di quella bella tradizione scudocrociata degli anni d’oro. Ma così il moderato brizzolato rischia di mischiare capre e cavoli : cosa c’entra l’Udc con il Pd e con Sel? Come potranno mai governare insieme : moderati, post comunisti e comunisti? E’ solo un dettaglio, si può ovviare a tutto ( in nome dello spread?).

14 pensieri su “Nei Casini

  1. la ricerca della purezza e della verità è fatica vana ed impossibile, meglio provsre ad avvicinarcisi il più possibile. per questo il tuo accanirti sulla purezza delle alleanze è fuorviante e anche fuori luogo. non ricordo governo, sia nella prima che nella seconda repubblica, che non abbia avuto vita difficile, ed ultimamente impossibile, perchè i partiti si ostinano a far convivere, al loro interno (quindi figurati nelle coalizioni) il diavolo con l’acqua santa.
    perciò questo tuo scritto, che a cadenza settimanale, ribadisce un pensiero tutto tuo, sa quasi di irritazione pregiudizievole, di antipatia a prescindere, di doppiopesismo storico, di strabismo politico, di riflesso condizionato e di profondo pregiudizio da snob perchè, in fondo prospetta, una scelta di campo basata su quei vecchi paletti politici (destra/sinistra/centro/liberale/comunista/laico etc..) che fino ad oggi hanno prodotto questo stato di cose. e quindi, paradossalmente, nell’indicare una lettura diversa non fai altro che riproporre un vecchio schema di lettura fatto da furbi.
    quindi io mi auguro che queste “bagattelle rossiniane” lascino indiferrente l’elettore che ormai libero da schemi astrusi e strati voti come gli pare. e mi auguro anche più di due alternative.
    per il resto tutte le tue considerazioni sul professore bocconiano a me vanno anche bene, ormai il livello di dogmatismo che ha raggiunto è superiore a quello del papa tedesco, però guarda che quando, rarissimamente, critiva, lievemente, il pelato arcoreccio ha ragione. e la prospettiva di un suo ritorno sarebbe drammatica perchè allora si che, per l’ennesima volta, ci toccherà di votare per il male minore.

  2. Come “Come potranno governare”? Come ha fatto PRIMA, quando si è alleato con Fascisti, Post-Fascisti, Berlusconiani (POST-Socialisti, POST-DC, POST-tutto) e Leghisti!!! Ancora una volta: NON VEDO IL PROBLEMA!!!

  3. Lo “strabismo politico” di cui parli, Michele, non è il mio, ma di Casini. Destra e sinistra, liberalismo e socialdemocrazia, non sono parole vuote, nè superate dai tempi. Chi è liberale o liberalconservatore ha idee inconciliabili con chi si professa socialista e progressista. Gli elettori non vanno presi in giro. L’Udc e la sinistra hanno una diversa idea dello Stato, dell’economia, del mercato del lavoro. Hanno idee diverse sulla procreazione, sull’aborto, sulla politica estera, sull’eutanasia, sui matrimoni dei gay. Per una poltrona non si può generare un guazzabuglio.

  4. Signor Cennamo, ma allora lei mi vuole venire a raccontare che Fini e Berlusconi, La Russa e Casini, Bossi e Storace LA PENSANO ALLO STESSO MODO?? Non è che si sono turati il naso sul programma per interesse a rimanere seduti dove stavano il più a lungo possibile? Mi risulta che l’onorevole Fini si sia staccato per divergenze di idee. O no? Il centrodestra berlusconiano è stato un guazzabuglio tenuto insieme dalla figura del leader! Ma di che idee mi viene a parlare? MAH!!

  5. faccio fatica a capire. per me, a te, come alla maggior parte dei liberal-liberisti-libertari etc.. etc.. italiani, ti piace vincere e affermare le tue idee a prescindere, ti piace la rendita di posizione, ma più che altro, non ti piace rendere conto. quale qualità e quale dimostrazione di contenuti e di principi, a cui dici di ispirarti, ha mai dato sfogo il piccolo, vecchio arzillo arcoreccio? che pure ha ispirato, e oggi mi sembra che tu auspichi un ritorno in campo, le tue piacevoli dissertazioni politiche (questo è lo strabismo).
    poi la combinazione, tutta italiana (dogmatica e fascista), credo religioso e politica mi sa tanto di crociate e cavalieri di cristo (questo è il dogma).
    sono a disagio e fatico a seguirti, insomma, perchè oggi il riferimento ideale sono gli inglesi o gli stati uniti, domani, invece, sono comunione e liberazione o l’opus dei o l’angelus (questa è la confusione).
    forse abbiamo fatto scuole diverse e viviamo su diversi pianeti.
    io volevo solo dire che secondo me sarà molto difficile fregare di nuovo il popolino con le paure sante rosse, bianche o nere (questo è lo snobbismo).

  6. “Mi risulta che l’onorevole Fini si sia staccato per divergenze di idee. O no?”. No.

  7. No? Apprendiamo in queste ore che il post-fascista Fini è un vero Berlusconiano e grande parlamentare di tradizione liberale, come gli altri nominati nel mio post! Se li immagina? Fini-liberale, Storace-liberale, La Russa-liberale, Casini-liberale… mi pare la festa dell’ossimoro… eppure erano tutti assieme questi qua… nel nome del capo!!

  8. Che il centro destra fosse una coalizione “variegata”, è certamente vero. Ma le contraddizioni all’interno dei caravanserragli di Prodi, con programmi elettorali di oltre 300 pagine che contenevano tutto e il contrario di tutto, hanno fatto storia.

  9. Lo ammetta lei : Casini, con Vendola e Bersani, ha in comune solo l’ambizione politica. Ma gli elettori non sono stupidi…..

  10. invece Casini con Storace, La Russa, Bossi, Fini e Berlusconi andava benissimo

    questi qua hanno aderito a un programma qualunque e, cosa peggiore, hanno aderito alle loro sedie salvo una breve interruzione per 10 anni durante i quali non hanno fatto niente di buono tranne aderire alla sedie , cosa che sapevano fare benissimo finché Fini non ha trovato il modo di scollarsi

    se gli elettori non sono stupidi la prossima volta non votano il centrodestra!!!

  11. Di Nozzo, le dò una notizia : l’Udc di Casini e il Pdl fanno parte del Partito Popolare Europeo. In Europa ( visto che siamo europei, fino a prova contraria) il PPI e’ avversario del PSE. Lo è per le stesse ragioni che ho esposto precedentemente. La politica non si fa con la calcolatrice. Casini non può spostare il suo partito da destra a sinistra come se nulla fosse : gli elettori non sono stupidi.

  12. e si vede che il PPE accetta di buon grado dei post fascisti come membri e dei fascisti e dei separatisti come alleati

    solo la sinistra gli fa schifo al ppe

    il ppe non è stupido

    😀

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