Matata, problemi, difficoltà

Padre Oliviero Ferro

“Padiri, matata”(padre, ci sono dei problemi) era la risposta che si riceveva, quando si vedeva qualcuno preoccupato. Ma quali sono le cose che preoccupavano la gente in Africa? Naturalmente, la mancanza di soldi per portare avanti la famiglia, la fame che impediva di crescere a sufficienza, le difficoltà in famiglia (il marito che non si comportava bene, la moglie che litigava con i vicini, i figli un po’ birbantelli…), le ingiustizie ricevute dalle autorità, i litigi con i vicini per il campo o gli animali che lo rovinavano…La lista sarebbe lunga, ma i problemi sono un po’ tutti uguali nel mondo e così anche in Africa. Come superarli? A volte, spesso, venivano lasciati soli. E allora ci si arrangiava. Chi andava dallo stregone che dava loro delle medicine o amuleti: Chi andava dal signorotto, sborsando soldi o impegnandosi a fare qualcosa per lui. Chi invece dava quello che aveva (in natura, ci siamo capiti!). Tutti, insomma, volevano uscire da queste difficoltà. Chi non riusciva a dormire la notte, chi invece preferiva le soluzioni più veloci ma rischiose e finiva anche in prigione. Chi invece veniva in parrocchia a chiedere consigli e insieme si cercavano delle soluzioni. Ognuno faceva quello che poteva. E il padre missionario cercava di stare vicino ad ogni persona. Anche questo era un modo concreto per volere bene ai fratelli e alle sorelle dell’Africa.