Vallo della Lucania: Codacons, secondo ditta Consac s.p.a. i pazzi siamo noi…evviva!

L’Autorità d’Ambito, spesso tirata in ballo per altre questioni, che cosa fa nel periodo ottobre-novembre 2011? Approva il piano tariffario che l’Ente gestore deve attuare sotto il proprio controllo. E perché lo fa? A norma del D.Lgs. 152/2006 Art 154 comma 4: L’Autorità d’ambito… determina la tariffa di base... E che dice l’Autorità d’Ambito nella delibera n. 16 del 3 novembre 2011? Dice che il sistema tariffario non può essere (lo ribadisce, ma è così per legge) retroattivo. Ebbene, questa sarebbe la nostra trovata? Sì! In una comunicazione della ditta CONSAC S. p. A. agli utenti si dice anche che “la tariffa non è più determinata da CONSAC, ma dall’Autorità di Settore”. Qualcuno si mettesse d’accordo con se stesso. Ma, ovviamente, i pazzi siamo noi. E chiediamo che venga rispettata la norma:  Il piano tariffario non può essere retroattivo – STOP-Per noi tutti gli utenti ai quali è stato applicato retroattivamente tale piano tariffario devono essere rimborsati – STOP-In data odierna abbiamo perciò inoltrato la nostra richiesta all’ATO Sele di effettuare i dovuti controlli sulle fatture-bollette del CONSAC S.p.A. di Vallo della Lucania sulla base delle nostre indicazioni, in quanto è l’ATO che effettua la revisione tariffaria triennale e non altri in propria vece e, come abbiamo visto, determina la tariffa, così come afferma anche la ditta CONSAC S. p. A. in una propria comunicazione agli utenti. Questo è quello che possiamo fare a difesa dei consumatori che hanno visto le bollette schizzate in alto in seguito agli ultimi (per noi esiziali) aumenti tariffari. E, per venire incontro alle illazioni di qualcuno, aggiungiamo anche trallallerullerullà, trallallerullerullà, trallallerullerullà, trallallerullerullà. 

Il responsabile della Sede

dott. Roberto De Luca

2 pensieri su “Vallo della Lucania: Codacons, secondo ditta Consac s.p.a. i pazzi siamo noi…evviva!

  1. Caro Roberto,
    condivido il tuo ragionamento e ti incoraggio ad andare avanti.
    Questi Sigg.ri si credono in diritto di poter fare sempre il
    bello e il cattivo tempo e con queste Autorità di Ambito che fingono di ignorare tutto e non intervengono mai, hanno anche la possibilità di fare la voce grossa.
    Siamo davanti a continue omissioni e violazioni delle normative vigenti, ma nessuno paga.
    In questo clima è possibile una lotta pacifica e solo per vie legale? Io credo di NO!
    Ci vuole una rabbia vera della Comunità per costringere questi signori ad assumersi le proprie responsaabilità.

    Onofrio Infantile Giovedì 9 agosto 2012

  2. Caro Onofrio,

    grazie del tuo incoraggiamento. Stiamo cercando di fare il possibile, tra mille difficoltà e tante incomprensioni anche da parte di chi dovrebbe sostenerci (così come anche tu affermi) nelle nostre azioni di pressione affinché qualcosa cambi – e non in peggio per gli utenti e i consumatori, come sta avvenendo da ultimo.

    Che dire sulla questione della “qualità” della pressione da far sentire ai “potenti”. Noi speriamo ancora di poter, con la sola forza delle leggi, combattere le giuste battaglie. La guerra – tuttavia – sarà dura da vincere (come tu forse avrai già intuito) in questo clima, nel quale il soggetto più debole è totalmente massacrato dai meccanismi azionati da chi può bene manipolare a proprio vantaggio le leve del potere. E poi, come non condividere il tuo pensiero (che mi permetto ancora di interpretare da quanto affermi) quando dici che solo attraverso un’azione collettiva – “una rabbia vera della Comunità” – si potrà ristabilire un minimo di giustizia sociale.

    E così, aspettando tempi migliori, posso solo ripetere – credendo di interpretare ancora in modo corretto il tuo scritto – le parole dell’inno di Mameli: “stringiamci a coorte…”.

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