L’Europa è relativista

Angelo Cennamo

Qualche anno fa, l’allora presidente del senato Marcello Pera ed il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, da poco salito al soglio pontificio, scrissero un delizioso pamphlet dal titolo “Senza Radici”. Il libro affrontava un tema molto dibattutto agli albori del terzo millennio, specialmente l’indomani dell’11 settembre, ovvero : il tradimento, da parte dell’Europa,  delle sue radici cristiane. L’Occidente, scrivevano gli autori, “Non ama più se stesso : della sua storia oramai vede soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro”. Come dire, aprendo le porte alla dittatura del laicismo, gli europei hanno finito per smarrire la loro identità (religiosa e culturale) facendosi plagiare ed irretire dall’islamismo. Conservo ancora quel libro nella biblioteca del mio studio, dopo averlo letto ed averne suggerito l’acquisto ad amici e conoscenti. L’impostazione cattolico liberale di Pera e  Ratzinger mi aveva convinto. Ma più di loro due, mi aveva convinto la trilogia antislamica dell’indimenticata Oriana Fallaci, la quale, con “La Rabbia e l’orgoglio”, si era spinta ben oltre le argomentazioni esposte in “Senza radici”. Oggi, le stesse tesi avallate dagli autori che ho citato, vengono propugnate tenacemente da Magdi Cristiano Allam, scrittore ed editorialista de il Giornale. Anche Allam, che rivendica con fierezza il suo status di cittadino italiano e la maturata fede cristiana, vede l’Europa sprofondata in un avvilente nichilismo che le impedisce di riconoscere le proprie origini e le sue tradizioni millenarie. Ma quali sono queste origini, e con quali radici si è sviluppata l’Europa? A distanza di qualche anno, devo confessare che quelle considerazioni, magistralmente esposte da Pera e da Ratzinger, non hanno più su di me la stessa presa di allora. Che l’Europa si sia trasformata in una sorta di Eurabia, come diceva la Fallaci, questo lo riconosco. Allo stesso modo, resto convinto che il vecchio continente sia diventato facile preda di un vuoto di valori, e di sentimenti, che rischia di accelerarne anche l’ineluttabile declino economico di questi mesi. Ma credo sia sbagliato attribuire all’Europa le sole radici cristiane. L’Europa si è sviluppata intorno a molte altre culture. Prima ancora di inginocchiarsi a Cristo, essa si è lasciata conquistare, ad esempio, dalla filosofia greca di Platone, Aristotele e Protagora. Proprio dal pensiero di quest’ultimo trae origine quel relativismo etico che oggi, secondo lo schema vichiano, ritorna fortemente d’attualità. Non solo, ma l’Europa è anche la terra dove è esploso l’illuminismo, con la sua scientifica ed eretica negazione del sacro. Il luogo dove hanno convissuto Copernico e Tolomeo, Galileo e la Santa Inquisizione romana, Tommaso d’Aquino e Nietzsche. L’Occidente contemporaneo è il risultato di questo eterno divenire, l’Europa è relativista fin dalle sue origini. Foto: Padova news

4 pensieri su “L’Europa è relativista

  1. per “par condicio” dovresti affiancare a pera marcello, professore ed ex presidente del senato (a proposito che fine a fatto?) e al papa tedesco e ad orianna fallaci e a cristiano allam il compianto tiziano terzani. Perchè non ricordare la viva contrapposizione che,ebbe luogo sulle pagine del corriere sera, tra il terzani e la fallaci. ambedue toscani e fiorentini (almeno di adozione) con caparbia non si risparmiarono in quel dibattito indimenticabile e pregevolissimo. al di là del contenuto e delle posizioni, che posso far parte di una diversa formazione e modo di pensare, una cosa era evidente che il terzani era un uomo di speranza che guardava al futuro mentre tutti gli altri, compreso il papa tedesco (di cui ti invito a leggere il piccolo cammeo biografico fatto da gunter grass nella sua auobiografia: sbucciando la cipolla)e magdi cristiano e anche pera non vedono futuro senza una guerra di religione fatta anche di morti fisici e di assurdi dogmi.
    insomma vivono in un mondo di paura e terrore in cui dominano presunte leggi fatte da “Dio” per il suo popolo e non leggi per tutti, contraddicendo il nuovo testamento e i vangeli che sul libero arbitrio e la speranza (misericordia)e l’amore incondizionato per il prossimo e la nonviolenza.
    ma in questa storia il tutto cade con l’evidente contraddizione tra le posizioni teoriche e l’agire pratico dei protagonisti moralizzatori (non so se vale per il cristiano allam). questa gente, dopo essersi riempita la bocca ed averci riempito la testa, che fa? nasconde e asseconda casi di pedofilia. partecipa alle più grandi speculazioni bancarie. sostiene puttanieri pluridivorziati. ammazza la scuola pubblica. non paga le tasse. potrei continuare all’infinito.
    la cosa che mi da più fastidio è quel dito puntato, quell’idea che bisogna subire un precetto morale da chi continuamente lo schiaccia sotto i piedi, quella diffusione contagiosa dell’ignoranza come vera speranza, il profondo razzismo, la mancanza di principi generali, del nascondersi dietro i santi.
    con quegli islamisti noi facciamo affari anche se non rispettano i diritti umani, però troviamo il tempo di fare campagne contro l’utilizzo dei condom nell’africa afflitta dall’aids!
    hai ragione quando sostieni che le radici dell’europa sono profodne e multiple, perchè vedi, botanicamente, quei signori là propongono un particolare tipo di radice che si chiama “fittone”!

  2. @Angelo:
    senza dimenticare che è stata percorsa in lungo e in largo dai romani che, se non erro (correggimi se sbaglio), non imponevano i loro dei, ma permettevano alle popolazioni conquistate di continuare a credere nei loro (erano ultrarelativisti!). 🙂
    Non ho letto il libro di cui parli, ma la cultura che ha generato questo tipo di libri e pensieri secondo me ha approfittato della situazione (l’11 settembre) per rilanciare le proprie idee in grande stile nel tentativo di riguadagnare in qualche modo il terreno perduto.
    Oriana Fallaci (nei suoi ultimi scritti) mi ha fatto solo tantissima pena e, devo dire, non vedo nemmeno questa grande islamizzazione dell’Europa in atto: trovo assolutamente normale che se a Mondragone (per dire) ci sono (chessò) 100000 immigrati nordafricani, questi non siano necessariamente cristiani e vogliano crearsi dei luoghi di culto. Non mi pare che in massa gli europei si stiano convertendo all’Islam: c’è sicuramente un crescente interesse verso altre religioni, ma questo secondo me è dato dalla incapacità di rinnovarsi (e trasmettere magari diversamente i propri valori) di chi diffonde la religione cattolica.
    A tutto ciò si aggiungono cose che non fanno bene alla reputazione del clero in generale: storie di pedofilia, trame, maggiordomi, banche, ospedali, mancati versamenti di ICI, storiacce di preti missionari assortite che secondo me hanno il potere di allontanare le persone da una religione che poi è nei valori completamente diversa da tutto ciò e assolutamente apprezzabile nei suoi messaggi.
    Ah, ti segnalo (so che non sei di Salerno) che la Scuola Medica Salernitana (parliamo quindi di quasi 1000 anni fa) fu pesantemente influenzata dal mondo arabo e islamico: insomma, nessuno si preoccupava (mille anni fa) quando le cure alle malattie provenivano da quei paesi. 🙂 Anche in Spagna, in Sicilia e in altre parti del Mediterraneo la loro influenza culturale è stata -integrata ovviamente con quella locale- un fatto a mio modesto avviso molto positivo. A Palermo, a Granada (ma anche dalle nostre parti) ci sono mirabili costruzioni, frutto del genio di costruttori che sono riusciti a produrre capolavori come La Alhambra…
    e noi nel 2012 ancora a fare le Crociate…
    mah…

  3. Noooooo! non ci siamo.
    Era da un po di tempo che non intervenivo su queste pagine, ma……..:” l’Europa è relativista fin dalle sue origini”.
    Tante parole false e prive di contenuti non possono essere sottaciute.
    Egregio Cennamo,la realtà può essere accettata o meno ma le falsità non possono passare sotto silenzio.
    L’Europa, dopo “ROMA”, è stata FORGIATA nella “officina” di Dio e per questo è stata ed è CRISTIANA e sarà solo CRISTIANA.
    Egregi TUTTI, vi invito ad a visitare il più piccolo villaggio in GROELANDIA, passando per Atene, Roma, Parigi, Londra e vi troverete almeno una “Chiesetta” ed una “Vecchietta” che recita il Santo Rosario.
    Il grande Schubert diceva” quando entro nelle grandi CATTEDRALI delle “nostre” città mi sento a “casa” mia , mi sento un EUROPEO.
    Tutto il resto(illuminismo, massoneria, socialismo e relativismi vari….) egregi voi…..sono solo dei subdoli attacchi a questa nostra grande civiltà per SRADICARE i valori che Essa, da oltre un millennio, porta in se.
    Voglio ricordare a tutti che fu la “Chiesa” con i suoi umili parroci, in ogni parte di Europa, che sopperirono la fine delle autorità locali civili dopo le invasioni barbariche e furono sempre loro(monaci e suore) con il lavoro “certosino” che hanno tramandato la “storia” di cui parlate, ricostruendoci una memoria che sarebbe andata, certamente, smarrita: ricostruendo e rifondando da quelle radici la nuova Europa.
    L’Europa è CRISTIANA o non sarà Europa.
    in bocca al lupo

  4. @lupo solitario:
    non si può essere cristiani “per statuto”: credo che la Chiesa oggi debba fare seri sforzi per tornare ad avvicinarsi alle persone. Non è “imponendo” il proprio pensiero che prospererà (e fare continuamente riferimento a queste radici secondo me è un grandissimo segno di debolezza).

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