Mercato San Severino: "Insieme… con il Teatro"

Nasce come numero zero una nuova edizione della Rassegna Teatrale “Insieme…con il Teatro”, inserita nel cartellone “Vivi l’estate 2012”. L’intento è quello di istituire, nel 2013, in occasione del ventennale della Rassegna, una variante estiva a quella invernale. La location naturale del Parco Boschetto funge da cornice per il prossimo appuntamento con la rassegna, in programma il 28 luglio, alle ore 21,00, quando sul piccolo palcoscenico del “Boschetto” saliranno anche gli attori dell’Associazione “Il Ponte”, ensemble teatrale di Angri. “La Magnifica Gente do’ Sud” e “Il Ponte” proporranno un copione di Gaetano ed Oscar Di Maio, dal titolo “Nu’ bambiniell’ e tre San Giuseppe”, realmente gradevole e leggero come le classiche commedie degli equivoci della tradizione napoletana. La vicenda si svolge agli inizi degli anni sessanta in un paesino alle porte di Napoli, dove Carmelina, spinta dalla madre Lionora, per sfuggire ad una realtà claustrofobica e provinciale, accetta di recarsi a Roma, a Cinecittà, dove, contrariamente ai sogni e alle speranze che aveva riposto nel mondo incantato della celluloide, ai facili guadagni e alla grossolana popolarità, si ritroverà a girare un volgare filmetto, destinato ad un pubblico dalle semplici e becere emozioni. Quest’opera, in passato portata al successo da una celebre coppia di teatro partenopeo ( Luisa Conte e Nino Taranto ), continua ancora oggi ad entusiasmare il pubblico, che da essa riesce a tirar fuori oltre ad un’ occasione concreta per confrontarsi col vissuto degli altri, imparando a rispettare i tempi e le esigenze di tutti, molti importanti spunti di riflessione. La trama, sostengono gli attori della compagnia che descrive il difficile e delicato rapporto  madre-figlia, è più che mai contemporanea ed emblematica. Si prevede, dunque, un ulteriore successo, come già accaduto nel corso delle precedenti manifestazioni per l’Associazione locale “La Magnifica Gente do’ Sud“, attivatasi anche quest’anno per allietare le serate afose degli spettatori, in nome della socializzazione e dell’aggregazione.