Lo spirito non va in vacanza: noi scegliamo Lourdes!

Rita Occidente Lupo
Estate, tempo di divertimento: di solito in tanti a creder che il solleone strizzi l’occhio anche al divertimento, fuori delle righe abitudinarie. Che sia complice dell’illecito e di quanto scappi dalla porta di casa della routine. C’è chi attende da un anno, che le ferie possano astrarlo dal contesto solito e chi s’immagina a contatto con paradisi chimerici. Chi si proietta anzi tempore in scenari suggestivi e chi pensa che il divertimento debba non essere transennato. Sempre più incalzante, da qualche tempo, un certo turismo sessuale, appannaggio specialmente della bella stagione. Il Papa non desiste dall’invitare a non mandare in vacanza  lo spirito, bensì a ricrearlo. Nella convinzione che quanto di più nobile, s’annidi nel cuore umano, vada sostenuto ed alimentato, che i sentimenti non debbano scadere, in ossequio concupiscenziale o che sia l’edonismo a dominare la scena, puntiamo ad un turismo corroborante dello spirito. Il nostro quotidiano, invitato, ha scelto d’essere a Lourdes, tra qualche giorno e di essere servizio mediatico a quanto si svolge nella cittadina pirenea. Dopo anni d’ esperienza unitalsiana e nell’Hospitalitè di Notre Dame,  rinnovata la scelta del treno, non dell’aereo, per vivere lo spirito del pellegrinaggio. Sì, perchè Lourdes è anche sacrificio, penitenza, ricerca delle proprie radici, riscoperta di fede. Non solo acqua o  miracoli, bagno di folla o misticismo alla Grotta: flambeaux serale  ed Esplanade. Soprattutto silenzio, ascolto di quanto Dio vuole da ciascuno di noi ed accoglienza all’altro, nella capacità di saper aprire il cuore a quanto la Vergine suggerisce. A volte, i disegni del cielo, bypassanti di gran lunga le logiche umane! Anzi, sembrano sbaragliarle, al punto da vestirsi d’inaudito: per certe esistenze, avviene! Il miracolo di Lourdes, anche l’inversione di rotta esistenziale. La capacità di capire che, le vie del Cielo, spesso diverse dalle traiettorie terrene! In quanto al turismo religioso, ai negozi zeppi di souvenirs, agli alberghi super stellati o ai ristoranti super accorsati, questo il prezzo che salda ogni luogo che svende notorietà. E che riscatta isolamento. Vivremo Lourdes dal di dentro, cercando di proporre, con redazionali e filmati, grazie alla nostra web tv, quanto si verifica ancora alle piscine, dove ogni giorno centinaia di persone si bagnano in quell’acqua che la Vergine fece sgorgare dal suolo. Visiteremo l’antico carcere, il cachot, dove la piccola Bernardette trascorse notti insonni e ci accoderemo alla processione eucaristica pomeridiana, non bypassando la Via Crucis ed il flambeaux serale. Cercheremo d’essere tra tanti, operatori di verità: di quella che grida ogni giorno verso il Cielo, che Dio c’è e che ancora attua prodigi e miracoli. Come le guarigioni che il Bureau Medical, capeggiato dal dott. Alessandro de Franciscis, primo medico italiano preposto a tele delicatissimo ruolo, continua ad accertare! Cercheremo di capire da lui come mai siano così pochi tali eventi, rispetto ai milioni di pellegrini che ogni anno, dal 1958, calcano Lourdes. Perchè, se sovente si grida al miracolo spirituale, pur senza voce, è pur vero che quando questo avviene, spesso vien serbato nel proprio cuore. E chi non cerca, tra i rintocchi del Campanile, spesso risposte alla sua esistenza, frequentemente costellata di dolore o provata dalla sofferenza in vari campi? Alla Grotta, ognuno s’interroga sul proprio andare…anche quando pare che l’ordinario, faccia rumore col proprio silenzio!