A volte ritornano

Angelo Cennamo

Contrordine : sulla stagione del berlusconismo non sarebbe ancora calato il sipario. Si avvisino i pubblici opinionisti, i commentatori, la stampa tutta : il giudizio storico sul Cavaliere dovrà essere rimandato a data da destinarsi, per causa di forza ( Italia) maggiore. Rinsaviscano i Santoro, i Travaglio, i Lerner, gli Scalfari, i Moretti, e tutti i virtuosi del palasharp  : di trippa per gatti ce ne sarà ancora parecchia da assaporare. Occhio allo share, al manicheismo di certi salotti, al vignettismo feroce, si allertino le macchine del fango : sta per tornare il bipolarismo audace, quello del perenne referendum ad personam, quello dello scontro o della condivisione a prescindere. Ma ch’è successo di così sconvolgente da indurre il Caimano a fare marcia indietro?Quali nuove hanno spinto l’homo coitans a rimangiarsi la gaudente investitura del suo pupillo? E’ successo che, sondaggi alla mano, il padre nobile della destra ha scoperto un’amara verità : senza di lui il Pdl non esiste, è come la temperatura di Istambul ai tempi del colonnello Bernacca : non pervenuto. Al Cavaliere dunque gli tocca restare in sella ancora un altro giro, per carenza di personale abilitato. Alfano sarà pure un ragazzo preparato, intelligente, magari astuto, ma non scalda i cuori, non buca il video, direbbe un esperto di televisione come il suo anfitrione. Le primarie? Tra chi : Alemanno, Formigoni e La Russa? Mavalà! E Montezemolo? Non si era detto che sarebbe stato lui il raccoglitore dei consensi perduti, al di quà di Botteghe Oscure? No, quello lì fa il tira e molla ma l’Italia preferisce attraversarla in treno piuttosto che con l’auto blu. E Renzi? Non avevano scritto che era lui il vero erede di sua emittenza? Il sindaco di Firenze ha scelto di rottamare il Pd dal suo interno, non abbocca ai richiami di chi lo paragona al Silvio giovane. E così al pupone di 75 anni ( copyright di Giuliano Ferrara) non resta che saltare sul predellino e ritornare in pista. Già me lo immagino il Cav in campagna elettorale mentre brandisce con la mano destra la sentenza di assoluzione nel processo Ruby, e con la sinistra i dati dello spread al tempo di Mario Monti : “Mi avete cacciato perchè seviziavo le minorenni e non vendevo i btp? Bè, non ve l’hanno raccontata giusta! “.  

 

 

 
 
 

 

2 pensieri su “A volte ritornano

  1. @Angelo:
    è un ritorno che dice che a destra c’è un grande vuoto, che oramai credo sia incolmabile se non da lui. Chi avrebbe potuto colmarlo (i Mario Segni, gli Scognamiglio, anche i Martino) di fatto è abbastanza fuori dai giochi o per ragioni anagrafiche o per mancanza di carisma. Gli ex di AN, poi, mi fanno una tristezza: prima hanno sfasciato il MSI e sono andati con Fini, poi sono rimasti con Berlusconi quando Fini è passato altrove, adesso non vogliono diventare “Forza Italia”: ma perché, loro chi o cosa sarebbero? Non sono politicamente più niente di preciso, molto (ma molto) peggio di Fini.

  2. la destra italiana ha veramente bisogno dell’ennesimo ritorno di un corrotto-corruttore-pluriindagato-pluriautoprescrittosi e pieno di palesi conflitti di interesse per ritrovarsi?
    noi che non l’abbiamo mai sopportato parafrasiamo il pensiero di benigni che ci ha raccontato che: suo padre era solito prendere sotto il braccio, come fanno i francesi con la baguette, l’unità e annunciare alla sua famigliola :-“scendo in campo!”-, per andare a fare i suoi bisogni più urgenti
    – la famiglia di benigni non aveva il gabinetto in casa, come quasi tutte le famiglie contadine italiane di allora, di fatto per fare la pipì si utilizzava il vecchio e caro pitale, da molti chiamato anche simpaticamente zi’ prete o zi’pepp’, di solito posto sotto il letto e svuotato ogni mattina, per la cacca si andava direttamente nei campi-
    io aggiungo per questo ennesimo annuncio: SPERIAMO CHE QUESTA VOLTA LA FACCIA TUTTA!

I commenti sono chiusi.