Salerno: Italia Nostra sul Crescent
L’Ordinanza resa il 17 luglio scorso dalla VI sezione del Consiglio di Stato sostanzialmente conferma la sospensiva del permesso di costruire per impedire l’irreversibile trasformazione dello stato dei luoghi nelle more della sentenza di appello, prevista per il prossimo 23 ottobre, ma consente i lavori nel sottosuolo. Stupisce che la VI sezione non abbia considerato che anche i lavori delle strutture interrate del condominio privato Crescent determinino la trasformazione dello stato dei luoghi. È imbarazzante poi verificare che il Consiglio di Stato non abbia minimamente considerato le delicate questioni idrogeologiche su un’area sensibile poste dall’Associazione nonché l’effetto – diga causato dalla enorme mezzaluna in cemento sul deflusso delle acque, come sottolineato nelle perizie presentate da Italia Nostra. Anche questi sono i valori ambientali che tutela Italia Nostra, valori che sono sicuramente prevalenti rispetto a meri interessi economici di una società che, a quel che pare, senza i finanziamenti bancari avrebbe difficoltà a costruire così come pare avere seri problemi con le polizze fideiussorie a garanzia del Comune. Sconcerta, infine, anche la posizione assunta dal Comune il quale malgrado la sospensione del permesso di costruire, ribadita dalla VI Sezione, consenta alla società la prosecuzione dei lavori che, in caso di accoglimento dell’appello di Italia Nostra, saranno a carico della collettività in virtù dell’impegno assunto in convenzione dall’ente locale. Un danno ulteriore che si aggiunge ai circa venti milioni di euro che la Crescent Srl afferma di aver già speso. L’Associazione è serena e proseguirà, con rinnovata convinzione, nella battaglia civica e giudiziaria. Non a caso Italia Nostra ha già presentato nuovo ricorso innanzi al Tar di Salerno per impugnare il nuovo permesso (numero 6/2012) evidenziando nuove gravi irregolarità.
Italia Nostra