Bracigliano: fumata bianca comunale!

Rita Occidente Lupo
Se qualcuno s’attendeva i fuochi d’artificio, per parafrasare l’anteprima finale che l’ex senatore Gianni Iuliano, lanciò nell’ultimo comizio elettorale alle amministrative, prima della chiusura finale della campagna elettorale, deluso. E se qualche altro, ancora cercava di capire come mai l’ex vice presidente provinciale, con un excurursus politico ben nutrito, non avesse assegnato le dimissioni, dopo la sconfitta elettorale, dal suo intervento di ieri sera in consiglio comunale, le idee molto chiare: “L’abbiamo detto ai nostri cittadini in campagna elettorale e continuiamo a reiterarlo “Amministrare, non governare, ciò che ci preme, anche se nel ruolo di minoranza, per la tutela civica. Ora che sono stemperati i toni della campagna elettorale, rivendicazioni e ripicche, non devono sussistere. Certi malumori dei dipendenti comunali, perchè forse hanno votato un candidato anzicchè l’altro, devono cessare. La partigianeria non può appartenere ad un’Amministrazione che si vede tra le morse di troppi problemi.” Colpi di fioretto che Iuliano non s’è risparmiato, comparendo nell’assise di palazzo di Città, per la prima volta dalle elezioni. Affiancato da Maria Siniscalchi, (Ferdinando Albano, ex sindaco, assente per altro impegno istituzionale), di fronte ad una maggioranza ben compatta. E soprattutto un sindaco sorridente: sì, perchè Antonio Rescigno, dinanzi ai tentativi dell’ex parlamentare, di voler affondare il bisturi, non oculistico, ma economico, avendo ricoperto già in passato, anche nella stessa realtà comunale, il ruolo d’assessore al bilancio, è rimasto calmo, senza scendere in alcuna provocazione. Dopo le note sportive, che hanno sigillato l’entusiasmo dei giovani, vittoriosi dei Giochi della Provincia, approvazione del rendiconto di gestione finanziaria e  lavori pubblici, determinazione aliquote Irpef ed Imu,  bilancio di previsione. Su questo, Iuliano ha dichiarato l’astensione della minoranza dalla votazione, mentre anche per l’Imu, che aveva tentato di far calare, dinanzi alle dichiarazioni di Rescigno, rimarcanti le precarie condizioni in cui versa l’ente, l’approvazione con immediata eseguibilità. S’ è passati poi alle nomine nelle varie commissioni: per l’Unione dei Comuni della Valle dell’Orco: Linda Corvino, Claudio Cardaropoli, Ferdinando Albano; nel Consiglio Distrettuale Scolastico: Giovanni Cardaropoli, Agostino De Leo, Maria Siniscalchi; nella commissione tenuta albo giudici popolari: Anna Campanella, Gerardo Moccia; in quella comunale statuto e regolamenti: Giovanni Cardaropoli, Claudio Cardaropoli, Gianni Iulianomentre per le politiche sociali: Agostino De Leo, Gerardo Moccia, Domenico Moccia, Linda Corvino, Maria Siniscalchi. Di rinnovamento ha parlato Rescigno, per una nuova svolta anche amministrativa, rispetto alla stasi pregressa, a pensando finalmente ai giovani, con un compenso per il Forum: di qui, nella casa comunale, nuovi assetti dei dipendenti “Che detenendo la delega al personale- ha aggiunto il presidente del consiglio Linda Corvino-intervisto per comprendere difficoltà e lagnanze, al fine di poter ottenere un indice di professionalità elevato. Stiamo dando man forte alla macchina comunale sin dai primi giorni dell’insediamento, per cui crediamo che i segni siano già riscontrabili.” In una situazione di delicata crisi economica, in cui anche gli enti periferici fanno i conti con il quadro nazionale, Iuliano ha ricordato che l’impegno della sua squadra era stato di rinunciare all’indennità, per lanciare un forte segnale d’attenzione al territorio. Rescigno ha invece parlato di riduzione di tale emolumento per la Giunta, pur riconoscendo con Iuliano che, dall’erario comunale, si tenta di spolpare un osso già consumato. In quanto a pregressi debiti fuori bilancio, non ne apparrebbero: a parte quelli pregressi per Palazzo de Simone! Sull’ultimo punto, ricapitalizzazione Patto Territoriale  “Irno-Picentini-Sviluppo” la minoranza s’è allontanata dall’aula, il che, sapendo tanto di stanze romane, a chi poco avvezzo alla politica degli alti scanni, è risultato incomprensibile, dando per scontato che ci  potesse essere, come per gli altri punti, un non voto. A conclusione, Iuliano, ha dato quel tocco parlamentare, che ancora riecheggia nel suo comune, che ha retto anche da sindaco per due mandati e che ancora gli consente, giacchè il titolo resta, d’esser appellato parlamentare, come ha fatto nel corso dell’intero consiglio la Corvino nel rivolgerglisi tra i banchi della minoranza, ma anche quel segnale che lavorerà in sintonia d’intenti con la maggioranza, per il bene del paese…e del Partito giacchè anche Rescigno, vanta tessera Pd!