Preti senza bavaglio!

di Rita Occidente Lupo

“Ha fegato da vendere quel prete”, esclamerebbe chi anche se poco mastica gerarchie e clergyman, dinanzi al coraggio di andare contro la via maestra, deve pur arrendersi all’evidenza che non sempre, nella santa Chiesa, l’obbedienza “Sovrana!” Anzi, spesso e volentieri, dal passato al presente, scismi ed eresìe, frutto d’un andar controcorrente. D’un porsi come alter ego al Vicario di Cristo. Nella comunità di santi e di peccatori, che recentemente sembra proprio ricalcare tanto quella corruzione medievale, che vide il Poverello d’Assisi, come nocchiero “riparatore” d’una Chiesa secolarizzata e corrotta, imbastardita dall’opulenza e svenduta alla simonìa, oggi ancora chi lancia il sasso della provocazione. Chi non ci sta  a tacere la verità. A chinare il capo nell’obbledienza vaticana. Costi quel che costi! Don Vitaliano Della Sala, sacerdote per passione, come quella che mette nelle sue accaldate omelìe, da un pulpito sempre aperto alla gente. Che talvolta è la strada o il bar del paese di Mercogliano. Le sue parole ferme, tonanti nel corso dell’Eucarestia del Battista, nella domenica destinata all’obolo di San Pietro. L’invito ai fedeli, a devolvere proventi per reali casi bisognosi, per persone in seria difficoltà, più che per un Vaticano che ha già un pingue erario bancario. Non è la prima volta che il presbitero arriva a prendere le distanze dal Papa: lo dimostra il fatto che dopo la sospensione passata dai ministeri, sia amministratore della sua parrocchia, neanche parroco. Il sacerdote che ha sempre guardato ad una Chiesa contemporanea non temporale, non tace nel dir la sua. Dai ritmi spirituali del monastero di Montevergine, dove s’è nutrita la chiamata presbiterale di don Vitaliano, alla strada avellinese, come operaio d’una messe che spesso langue dinanzi alla precarietà economica, giungendo a gesti estremi contro la vita stessa. Prete di frontiera o di metropoli, don Vitaliano pesta ogni sottomissione ecclesiale e si ribella a qualsiasi bavaglio!  Una spina nel fianco per Ratzinger, che ancora una volta ha proprio al suo interno il dissenso in nome di quell’evangelica “la Verità vi farà liberi!”

Un pensiero su “Preti senza bavaglio!

  1. don luigi sartori,
    padre eugenio melandri,
    don vittorio cristelli,
    don leonardo zega,
    monsignor luigi marinelli,
    josef imbach,
    don franco barbero
    questi i teologi e pastorali, italiani, messi a tacere dall’inquisizione romana cristiana che affianca don vitaliano della sala.

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