I “Musicantica” di San Severino tra ritmi antichi e meridionali

Anna Maria Noia

Torna l’estate, afosa più che mai, e ritornano gli appuntamenti nelle piazze della Valle dell’Irno: numerosi momenti conviviali ed enogastronomici fioriscono, spuntano come funghi per dare un calcio alla noia e per dimenticare – in attimi di pausa – le vicissitudini quotidiane, legate alla contingente crisi o non. Ed allora: quale migliore occasione, per distrarsi, che ascoltare musica di qualità, ricca di verve, di fascino, allettante e accattivante? Proprio per questo, vogliamo proporre all’attenzione dei lettori un gruppo amatoriale tradizionale molto consolidato, noto a S. Severino (soprattutto) ma non soltanto: si tratta dell’ensemble ed associazione culturale musicale “Musicantica”. La sede legale del sodalizio è in via Marcello, nella frazione S. Vincenzo; la sede sociale, invece, si trova a Curteri. Il gruppo, che propone musica di qualità, antica e moderna ma sempre affascinante, che prende spunto – come dice peraltro lo stesso nome – dall’antichità salentina e napoletana (ed oltre), è nato alla fine del 2011, a Mercato S. Severino. I componenti – molto bravi – che si alternano a vecchi strumenti e a sketch, a battute ironiche ed allusive, hanno avuto un’immutata passione per tutto ciò che è musica, e proseguono tuttora nell’intento di diffondere, divulgare e mantenere viva la cultura melodica partenopea e merdidionale. “A capo” di questo ensemble così particolare: Angelo Ippolito, anche lui appassionato di note e ritmi legati al passato contadino e folklorico. Non c’è un genere preferito dall’associazione, ma i sei artisti che compongono l’ensemble si preoccupano e si  propongono di “ricreare – sono parole loro – l’incanto che la musica riesce a produrre con la mirabile fusione di suoni e voci”. Arcane alchimie che vanno dalle sonorità degli antichi strumenti come tamburello e castagnette (Tonino Auciello) al “lamento” della tammorra (Antonio Grimaldi), alla malinconia della fisarmonica (Liberato Dolgetta) per approdare infine alla chitarra (performata da Rosario Cavaliere) e alla dolce profondità del clarinetto, di Francesco Grimaldi; chiudono in bellezza le voci di Pina Buoniconti – argentina e limpida – e quella tonante, squillante e sonora del chitarrista Rosario Cavaliere, già citato in precedenza. Ci si è poi arricchiti di un “nuovo” componente: si tratta di Mario Baselice, al basso. Il repertorio, frutto di un accurato, lungo, “travagliato” percorso artistico, si basa su canti e balli molto antichi, frutto della cultura del Sud studiato dall’etnologo (nonché musicologo) Ernesto De Martino, che tanto a cuore ebbe il ritmo della “terra del rimorso” (nella fattispecie della Puglia), dove, in maggioranza le donne, ci si muoveva quasi ipnotizzati, invasati, seguendo la ritualità della tarantola. Obiettivo di Ippolito e del gruppo, quello di tramandare la musica popolare – magica, animistica, feticistica, contagiosa – delle regioni meridionali, spaziando da tarantelle e tammurriate campane a tarantelle calabresi e siciliane, per approdare a “canti di lotta e di lavoro” oriundi della Basilicata, fino alle pizziche salentine. I “Musicantica” sono molto impegnati, nel proporre il proprio sound, e tra gli appuntamenti principali – tantissimi – per questa estate ricordiamo, almeno nella Valle dell’Irno, i seguenti: il 28 giugno prossimo venturo essi saranno a Montoro Superiore, per la “festa di S. Pietro”. Successivamente, il 2 e il 5 luglio, per il programma di “Vivi l’estate 2012”, i “nostri” saranno a Mercato S. Severino, rispettivamente nella frazione Costa (2 luglio) e a Ciorani. Non mancherà una loro “puntata” a Bracigliano, il 27 luglio, in occasione della sagra del “Mascuotto” (pane bagnato) tipico della cittadina. Le altre performance dei “Musicantica”, infine, potranno essere apprezzate a Celle di Bulgheria e a Roccapiemonte in agosto.