Salerno: Cirielli su Cstp, Consorzio di Bacino e Pasquino

Il Presidente Cirielli ha annunziato l’avvio di una verifica interna a Palazzo S. Agostino sugli appalti truccati. “Sento il dovere – ha detto – di verificare bene se tutto quello che è stato fatto anche nel periodo nostro sia stato fatto con la massima scrupolosità e nel massimo rispetto della legge”. Sul CSTP ha detto che “l’ottusità politica del Governo rischia di mettere in strada 150 persone. Se il ministro Fornero non sbloccherà i contratti di solidarietà, il mio voto alla Camera sarà favorevole alla sua sfiducia”. Il rettore Pasquino “sta facendo polemiche di lana caprina e mi meraviglia perché sembra che sia un passante e non un rettore” – sono parole di Cirielli sulla vicenda della facoltà di Medicina dell’Università di Salerno. Infine, per Cirielli l’inchiesta sul Consorzio di bacino Salerno 2 è “un’inchiesta da paura che vede indagate 150 persone con in testa il consigliere regionale Barbirotti, uomo forte del sistema dei rifiuti legato al Sindaco De Luca”. Chiosa il suo commento: “Il mio vicepresidente, Iannone, disse giustamente qualche tempo fa che Barbirotti aveva fatto al Consorzio una “monnezza” di politica”. Ricordando la querela di Barbirotti contro Corona, poi assolto, Cirielli precisa: “Oggi sarebbe bello sentire il Pd che parla di morale” a fronte di “questo quarto grande scandalo che parte dal sistema politico del PD”. Di seguito il testo integrale sui singoli argomenti.  Sul Ptcp della Provincia presentato nella sede del Palazzo della Giunta Regionale a Napoli con Caldoro: «Solo sette Province dell’Italia Meridionale hanno approvato questo Piano- ha detto Cirielli- che dà un grande sostegno ai Comuni. Si salvaguardia l’ambiente, si evitano speculazioni edilizie. Il Piano si sviluppa su un’idea di identità e vocazione territoriale, con la nostra bellissima provincia che è grande come una regione. Ringrazio la Regione Campania, perché è il primo Piano nella storia della Campania approvato. La Regione ci ha aiutato ed è stata molto rapida nell’esaminare la nostra proposta». Su Cstp dichiara: «Purtroppo questa vicenda è drammatica, perché questo Governo di banchieri, di Confindustria, di poteri forti, boccia l’idea dei contratti di solidarietà. Ricordo che il Governo Berlusconi, con l’allora assessore Anna Ferrazzano era riuscito a farci avere casse integrazioni in deroga per l’Alvi, la Despar. Avevamo sempre un grande sostegno dal Governo, adesso invece c’è un’ottusità politica che rischia di mettere in mezzo la strada 150 persone. Coerentemente ho attivato il tavolo di crisi presente presso il governo centrale, per la crisi di grandi aziende, ho avvisato il Prefetto ma annuncio che se il Ministro Fornero non sbloccherà questi contratti di solidarietà il mio voto sarà un voto individuale favorevole alla sfiducia contro questa ministra che si mostra sempre di più incapace di capire il mondo reale ed i disagi dei lavoratori».Sugli appalti truccati in Provincia: «La vicenda- continua- è notorio risale ai tempi del Pd. L’indagine è durata 4 anni ed è complessa; le forze dell’ordine e la magistratura hanno mostrato grande perizia. Rimaniamo sempre garantisti, abbiamo piena fiducia nell’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, ma rimane una grande responsabilità politica in capo al Pd. Poiché le ditte coinvolte sono così tante, credo sia giusto fare una verifica ulteriore. Per rispondere agli ex presidenti o ad altri politici che si trincerano dietro le responsabilità dei dirigenti e funzionari, noi avvieremo una nostra inchiesta per verificare se tra le persone coinvolte in questa indagine ci sia qualcuno che abbia continuato ad avere a che fare con la Provincia, potrebbero aver continuato ad avere a che fare in maniera legale, ci mancherebbe, a prescindere se erano indagate in altre inchieste, non ci sarebbero problemi, ma io sento il dovere di verificare bene se tutto quello che è stato fatto anche nel periodo nostro sia stato fatto con la massima scrupolosità e nel massimo rispetto della legge». Su polemiche con il Rettore Pasquino: «Voglio sdrammatizzare- dice Cirielli- perché non è uno scontro personale. La verità è che sono due mesi che sta facendo polemiche di lana caprina contro il presidente Caldoro e mi meraviglia perché sembra che sia un passante non il rettore di un’Università per la banalità delle cose che dice, che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà. Il presidente Caldoro si sta impegnando. Ricordo al candidato e mancato sindaco Pasquino, che la Facoltà di Medicina porta due nomi e due cognomi, Storace e Moratti del centrodestra, chi l’ha affossata è Mussi del governo di sinistra e lui non ha detto una parola contro Mussi quando ha dimezzato i posti riservati all’Università di Salerno, non ha ricordato mai che è stato il governo di Berlusconi con la Moratti e Storace ad aprire la facoltà di Medicina, mai mezza parola rispetto ai ritardi di Bassolino ed adesso una polemica incredibile. Nominando un nuovo manager, scardinando un sistema di potere che probabilmente il rettore immaginava di vedere consolidato, il presidente della Regione che legittimamente è stato eletto dal popolo forse ha rotto le uova nel paniere». Sul Consorzio di Bacino Sa 2: «Anche qui un’inchiesta da paura che vede indagate 150 persone con in testa il consigliere regionale Barbirotti uomo forte del sistema dei rifiuti legato al sindaco De Luca con altri suoi collaboratori importanti come Mena Arceri. Mi auguro come cittadino che tutte queste accuse siano ridimensionate, anche se sappiamo bene che su questo le forze dell’ordine e la magistratura sono molto attente. Iannone, il mio vicepresidente, disse giustamente qualche tempo fa che Barbirotti aveva fatto al consorzio una “munnezza” di politica; Barbirotti si offese, l’ha querelato. Queste sono critiche politiche, ma i fatti che contano poi sono questi, aveva querelato anche Corona che secondo lui lo aveva accusato ingiustamente, poi Corona è stato assolto. Oggi sarebbe bello sentire il Pd che parla di morale, cosa ne pensa di questo quarto grande scandalo che parte dal sistema politico del Pd che ha governato per quindici anni questa Provincia mettendola in ginocchio e riempiendola di debiti».