Salerno: ritornata la Festa dei Popoli

Padre Oliviero Ferro

Ormai siamo arrivati alla quarta edizione della Festa dei popoli qui a Salerno. Ma facciamo un passo indietro per vedere il percorso di questi anni. Si è partiti dall’incontro (di storie, volti per ritrovarsi a immaginare un sentiero da percorrere insieme). Si è passati poi al racconto e infine al Confronto (per conoscersi, aprirsi a nuove narrazioni, alla scoperta dell’altro e della sua storia). Insomma uno scambio di pensieri sui diversi modi di affrontare la vita e le tappe che la caratterizzano. Ora abbiamo aggiunto un altro passo sul cammino di crescita in comune: cercare e valorizzare quanto nella storia dei nostri paesi e comunità è frutto dell’INCONTRO/SCONTRO con altre culture, portatrici di tradizioni, linguaggi, modi di vivere e, spesso, valori diversi. Si vuole cercare di rielaborare l’esperienza, a volte pacifica, a volte traumatica, per riuscire a trovare quei punti di contatto che permettono di parlare il comune linguaggio della pace e della convivenza. Il titolo di questa quarte edizione della Festa dei Popoli di domenica 17 giugno 2012 è il seguente: “ANCHE TU,PURE IO”. Vuole rappresentare lo stupore provato nell’incontrare persone apparentemente diverse da noi, percepite lontane nello stile di vita, nei valori espressi, ma con cui scopriamo di avere tanto in comune. E dall’incontro casuale, voluto o obbligato, nasce qualcosa di nuovo, frutto del contributo di tutti e dell’accoglienza di quanto ci divide e di quanto ci unisce.  La Festa è stata preceduta da un Convegno “Sono forse io il custode di mio fratello?” che si è svolto nella Sala del Gonfalone del Comune di Salerno. Vi hanno partecipato come testimoni gli studenti dell’Associazione “Rondine Cittadella di Pace” di Arezzo. L’affluenza è stata buona, nonostante la concomitante partita dell’Italia. E così si è arrivati alla Festa vera e propria, preparata in tutto l’anno con la Collaborazione dell’Ufficio Migranti, Missionario e Caritas, con il supporto prezioso dei Missionari Saveriani e di tanti Volontari. Vi hanno partecipato le varie etnie di Salerno, provenienti dall’Asia, Africa e America. Erano presenti nel sottopiazza della Concordia sullo splendido lungomare di Salerno. Dopo il momento di preghiera interreligioso, con gli stand allestiti da tutte le Comunità straniere, è iniziato lo spettacolo multicolore di canti, balli e rappresentazioni teatrali. Un arcobaleno di colori, di profumi, di suoni, di vita. E’ stato bello sentirsi parte di un mondo, diverso, ma bellissimo. Un’esperienza da ripetere e da vivere a 360 gradi…e qualcuno in più.