Bellizzi: Arma, traffico stupefacenti, intera famiglia ed il fornitore arrestati

Nella tarda serata di ieri 8 giugno, a Bellizzi, i carabinieri del  Reparto Operativo del Comando Provinciale diretti dal Ten.Col.Francesco Merone e del  Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia diretta dal Capitano Giuseppe Costa, nell’ambito di predisposti servizi di contrasto allo spaccio di stupefacenti, hanno arrestato in flagranza di reato il trentanovenne pregiudicato di Casoria Salvatore De Rosa, il trentaseienne pregiudicato nonché affiliato al clan “Pecoraro-Renna” Massimo Stabile, la trentaseienne Palma Stabile e la trentatreenne Stefania Citro, rispettivamente sorella e moglie  dello Stabile Massimo. Già da tempo nella zona era stata registrata un’intensificazione delle attività di spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina ed hashish, apparse disponibili in abbondanza, segnale che non lasciava dubbi sul fatto che era in piena attività una linea di approvvigionamento fino a quel momento ritenuta sicura. Dopo prolungati servizi di osservazione sul conto dello Stabile Massimo, noto sia per lo spessore criminale in quanto organico al clan egemone nella zona, sia per i suoi precedenti in materia di stupefacenti, i militari hanno individuato il fornitore sorprendendo entrambi all’atto della consegna. Il luogo convenuto era infatti l’interno di un parco residenziale ove abita la sorella dello Stabile e lo scambio si stava perfezionando al riparo di alcuni portici. Veniva immediatamente rinvenuto e sequestrato ben 1 chilo di hashish suddiviso in “panetti”  e circa millecinquecento Euro costituenti la contropartita in denaro. I militari davano pertanto corso ad una serie di perquisizioni domiciliari ed, all’interno dell’abitazione della Stabile, abilmente occultati, venivano rinvenuti e posti in sequestro 80 grammi di cocaina, un bilancino e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi destinate alla distribuzione. Fatta eccezione per la Citro che veniva collocata agli arresti domiciliari dovendo accudire due figli minori, Stabile Massimo, la sorella Palma e il D2 Rosa Salvatore venivano tradotti presso il carcere di Salerno Fuorni a disposizione dell’autorità giudiziaria.