Salerno sott’occhio, Italia col cannocchiale
– Foto julienews.it malconcia e di una Italia in declino. La festa è stata fortemente voluta dal Presidente Napolitano, il quale ha però suscitato un vespaio di polemiche, come c’era da immaginarsi. Il costo è stato pari a poco meno di 3 milioni di euro. Contro i 4,3 dell’anno 2011, ma questo certamente non può costituire una giustificazione per la sua realizzazione da parte di un Governo che straparla di tagli e che condanna gli sprechi inutili. Napolitano ha affermato perentoriamente con il piglio autoritario dell’ex comunista che:” “Chi parla di sprechi non sa cosa dice…è stato strumentalizzato il sisma”. Mi chiedo se non sia stata la parata da lui voluta a strumentalizzare il sisma, laddove la festa (?) è stata dedicata ai morti del terremoto ed agli sfollati attendati, con un minuto di silenzio, pieno di ipocrisia. Di Pietro ha replicato stizzito che:” E’ stata una sagra dello spreco”, ma farebbe bene costui a devolvere una parte dei contributi elettorali del suo partito alla ricostruzione delle zone terremotate. Il signor Nessuno, tale Casini, il cicisbeo, buono per tutte le stagioni, prezzemolo di ogni minestra, trasformista ed ondivago, ha detto soave che “C’è chi pensa di guadagnare popolarità non venendo alla parata…..questa è una cosa veramente ridicola”. Dimenticando però la fine ridicola che ha fatto lui ed il Terzo Polo del trio CFR Casini, Fini e Rutelli. L’ex democristiano Letta, che non capisco come faccia a convivere nel PD in un partito di ex comunisti e marxisti, che discetta e sproloquia su tutto, ponendosi come difensore di ufficio di Napolitano, ha spezzato una lancia in suo favore “ Gli addebiti al Presidente sono inaccettabili. Questo personaggio ha ancora l’ardire di presentarsi in pubblico e di parlare dopo le accuse mossegli dall’ex tesoriere della Margherita, tale Lusi, e riportate con grande risalto sulla stampa nazionale, dovrebbe andare a nascondersi per la vergogna. Alemanno ex fascista ed in parentela con Rauti è stato più sanguigno, sentenziando “ Soldi buttati nel cesso”. Che la parata potesse essere dalla classe politica considerata una festa è semplicemente folle in presenza di una catastrofe che ha seminato morti, macerie e sfollati ed è un fatto di inaudita gravità agli occhi della intera nazione. Non c’era proprio nulla da festeggiare, si sono sperperati milioni di euro per una parata nella quale nessuno crede più, se non quel tale Ciampi che la volle fortemente, personaggio che ha svenduto l’Italia alla BCE, alle grandi Banche internazionali, all’Euro ed ai tedeschi, mandando in rovina l’Italia intera, altro che patriottismo. Napolitano poteva sfruttare meglio questa occasione disponendo la riduzione delle spese del Quirinale di Euro 240 mila annui, 4 volte quelle di Bukingham Palace. I partiti avrebbero fatto meglio a destinare i propri contributi elettorali per la ricostruzione delle zone terremotate ed alla messa in sicurezza dei territori a rischio. Napolitano ed i politici, prima di aprire bocca, avrebbero fatto bene ad ascoltare le lamentele della rete e il totale malumore e sdegno dei terremotati contro la discussa parata, perché sarebbe stato un modo per dare un segno concreto di solidarietà alle popolazioni colpite. La classe politica si ricordi che il popolo della rete è stufo di questa ipocrisia di uno Stato assente e nemico, di questa politica fetida, dei tecnici smidollati, dell’Europa che ci stritola e dei giovani d’Italia ai quali hanno tolto il futuro. Non si doveva festeggiare una Repubblica malata ed in ginocchio, retta da una classe politica incapace, corrotta, concussa, ladrona e squallida, una Repubblica che ha perso la sua dignità, la sua indipendenza e la sua democrazia, oppressa dalla burocrazia e dalla finanza europea, dalla plutocrazia, prona e succube all’egemonia tedesca, complici Monti, i tecnici e Napolitano. Ci vorrebbe una nuova Norimberga italiana. I partigiani che fondarono questa Repubblica si vergognerebbero di fronte a questo spettacolo indegno ed indecente e si rivolterebbero nelle tombe.