Riceviamo e Pubblichiamo: Lettera ai genitori di Melissa Bassi

Quando una figlia ti saluta la mattina per andare a scuola e chiude dietro di sé la porta di casa, ti senti tranquilla, perché c’è qualcuno che insieme a te andrà ad educarla alla vita per le prossime ore, le insegna i suoi diritti e i suoi doveri, le occasioni fantastiche che potrà cogliere nel suo percorso di vita con il suo sapere. Sei tranquilla, perché a scuola finalmente la pensi protetta, ben custodita, tra persone serie e sicuramente al riparo dal ….male. Una figlia a sedici anni ti chiede di uscire, far tardi la sera, incontra l’amore….sei ansiosa perché potrebbe soffrire.  Psicologicamente associamo il male sempre alla notte, alla solitudine, ai luoghi affollati sconosciuti e caotici…ma mai puoi immaginare che tua figlia trovi la morte  alle 7:40 del mattino, perché è l’ ignara protagonista di un folle progetto omicida, che ha deciso di usare proprio il tuo angelo come simbolo della sua personale guerra al potere. Inimmaginabile il momento in cui un poliziotto ti comunica che, purtroppo,  tua figlia non c’è più! Non tornerà più a stordirti con la sua voglia di vita!…Dolore, sgomento, rabbia, qualsiasi sensazione è niente, quando la tua unica figlia, forse la tua unica ragione di vita, ti è stata strappata nel più atroce dei modi. Nulla darà più un senso ai tuoi giorni, ma sicuramente  il motivo che ti manterrà in vita, che ti farà sentire madre un’ultima volta, sarà  la muta promessa di dare un volto a quell’assassino. Il dolore lancinante diventa rabbia e la rabbia determinazione e la determinazione  ti porterà a vivere per una sola cosa: FARE GIUSTIZIA! Beh, questa è l’unica cosa che si può fare per non lasciare che Melissa sia morta invano e le altre ragazze abbiano sofferto inutilmente: garantire  con il nostro operato che giustizia sarà fatta e che la pena che spetterà al colpevole di una simile infamia sarà afflittiva e punitiva. Nessuno sconto a chi colpisce i bambini e gli innocenti!

Affettuosamente vicina

Sonia Senatore

Coordinatrice Provinciale Femminile FLI Salerno

Un pensiero su “Riceviamo e Pubblichiamo: Lettera ai genitori di Melissa Bassi

  1. Io parlo, sto parlando tanto, perché ho voglia, ho bisogno di parlarne.
    Ho bisogno che la morte di Melissa non sia un evento passeggero, io voglio che la morte di Melissa ci aiuti a crescere, io voglio che la morte di Melissa sia un punto di partenza.
    Non abbiate paura di usare la parola MORTE, non continuate ad appannarvi la vista con quelle vostre mani che pesano di sangue tanto quanto quelle degli assassini della 16enne che ingiustamente ha perso la sua vita.
    Non siate penosi , la pena non ci aiuta, siate indignati !
    Indignati con le istituzioni , indignati con quei bastardi che ci rendono un paese ricco di inciviltà.
    Non posso credere che il 2o° anniversario della morte di G.Falcone e la bomba gas messa dinanzi ad un Istituto che giorni prima aveva vinto un concorso per pubblicizzare la lotta contro la mafia, e che lo stesso giorno doveva avere un convegno sulla commemorazione dello stesso Falcone sia una pura coincidenza.
    Si parla di mafia, finalmente dopo 20 anni di puro silenzio la parola mafia è riuscita a buttarsi via dalle nostre bocche ;
    La parola mafia che per 20 anni ci soffocava l’anima rendendoci morti dentro , vivendo ogni giorno in un letargo morale.
    Che il giorno 19/05/2012 venga ricordato come un cambiamento per la società italiana;
    che il giorno 19/05/2012 venga ricordato come l’inizio di una denuncia globale;
    che il giorno 19/05/2012 venga ricordata Melissa, che ci ha aiutato a ripartire da 0.

    Ho 17 anni, e ho paura, perché anche io voglio un futuro ricco di speranza.
    “..La mafia uccide, il silenzio pure.. “

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