Bracigliano: amministrative, Iuliano “Tutela agricola contro cinipide”

Rita Occidente Lupo

A passi da gigante la campagna amministrativa s’avvia alla chiusura. E, sugli ultimi rintocchi, ancora qualche dettaglio da precisare con l’elettorato. Qualche altro punto del programma da illustrare, per il benessere collettivo. Dopo un’ampia dissertazione sull’operato amministrativo, da parte dell’assessore Gennaro Botta, ricandidato a Bracigliano alle amministrative, nella lista N.1 “Un cuore per Bracigliano”, capeggiata dall‘ex vice presidente provinciale Gianni Iuliano, un corale plauso alle precisazioni d’uopo, nell’appello alla coscienza democratica nella legalità. “Il nostro sfidante attuale- ha stigmatizzato- ha usufruito di una doppia indennità che, se non l’avessimo snidata noi, non sarebbe stata esautorata con la giustizia: ben 48.000€ sottratti alle tasche dei cittadini, se non avessimo provveduto a recuperarli. Con quale coraggio parli di legalità, tutto da verificare!” “Proprio perchè l’amministrazione ha operato- ha rimarcato Raffaele D’Amato uscente- la mia ricandidatura con uomini che sanno ben amministrare, giacchè in questo si riflette ciò che si è.” A proposito di reggere la cosa pubblica, Iuliano ha tratteggiato i numerosi problemi del Paese, ricadenti inevitabilmente a livello localistico. Disoccupazione imperante, penuria economica: il tutto graverà sui cittadini, che si sentiranno sfiduciati vero il futuro. In tale ottica anche l’agricoltura, con i suoi buchi neri per il cinipede galligeno, che ha già distrutto migliaia di alberi. “L’ambiente importante in tutte le sue dinamiche-ha punteggiato Iuliano– per cui aanche le linee rosse,  veder di farle rientrare prima di parlare di Puc, in aree dove inistono. L’allarme che vive il paese ancora in caso di pioggia, non ha permesso nuove dimore da edificare. La stessa agricoltura in ginocchio per il cinipide, per cui s’avverte mai come ora il bisogno di creare un consorzio, in quanto la crisi del castagno si protrarrà almeno per un decennio, con contrazione anche di posti di lavoro a riguardo. Attualmente circa  900 addetti all’agricoltura in paese, giacchè la produzione castanicola stimata intorno ai 4-5 milioni€ annui. Anche le opere pubbliche dovranno rispecchiare l’armonia ambientale. Inoltre, per offrire sempre ulteriori servizi, nell’ottica non dello steccato tra l’ente ed il pubblico, del Palazzo di vetro distante dalla popolazione, bensì della casa del cittadino, aperta e disponibile per le svariate esigenze, un ulteriore sacrificio per i dipendenti comunali sugli orari di lavoro, per favorire anche i più incanutiti: siamo convinti che la cooperazione non mancherà. Sull’ultimo gong della chiusura elettorale, prevista per il 4, l’invito a partecipare in massa, anche se son certo che le truppe cammellate, che in queste sere si stan spostando da una piazza all’altra, sapranno cosa votare, optando per la calma e non per la veemenza di chi dice d’aver vinto, ma stride come se sapesse di perdere!”