Salerno: CasaPound su rimpatrio marò

Sono centinaia i manifesti affissi dagli aderenti all’associazione culturale e di promozione sociale CasaPound Italia per chiedere l’immediato rimpatriato dei marò detenuti in India. ”L’inerzia della Farnesina sulla vicenda dei due marò è uno schiaffo all’Italia. Il governo avrebbe dovuto reagire con una diversa determinazione e aprire una crisi diplomatica pur di riportare a casa i due militari italiani – sottolinea il responsabile provinciale Cpi Luca Lezzi – Consentire all’India di arrestarli senza reagire significa di fatto rinunciare alla propria sovranità: un atteggiamento in linea con il peso che il nostro paese, vittima di un esecutivo più interessato alle sorti delle banche che ai problemi dei cittadini, ha ultimamente sullo scacchiere internazionale. Ci sono però degli italiani che non ci stanno, e i militanti di CasaPound Italia sono tra questi.”’Peraltro, nonostante l’India abbia parlato di “prove inoppugnabili” nei confronti dei marò, un’analisi tecnica (scaricabile al link http://www.seeninside.net/piracy/enricalexie_it.pdf) realizzata da un ingegnere qualificato, che è stato tra l’altro perito di parte civile nell’inchiesta sulla Strage di Ustica, dimostra che queste ‘prove inoppugnabili’ non esistono perché gli unici elementi che reggono alle opportune verifiche sono la rotta della nave Enrica Lexie (che si trovava nella zona insieme ad altre quattro navi identiche sia come colore che come struttura) e le dichiarazioni dei due militari italiani che affermano di non aver colpito nessuna imbarcazione. Il calibro del proiettile, incompatibile con le armi in dotazione ai nostri militari, non fa che confermare che gli autori dell’omicidio dei due pescatori vanno ricercati altrove’’.