Salerno: La Destra sul 25 aprile

Come ogni anno, anche questo 25 Aprile sarà per noi solo un’occasione utile per stare lontani dall’ammorbante retorica resistenziale che si autocelebrerà durante la farsa commemorazione che si terrà questa mattina nella storica piazza Vittorio Veneto ed in altri luoghi. Noi, In questa data che non ci appartiene, vogliamo ricordare le donne e i bambini violentati dalle truppe alleate, i religiosi perseguitati dai comunisti,  i martiri delle Foibe, ma soprattutto  quei soldati che mantennero fede ad un giuramento e anche consapevoli della sconfitta, scelsero di rimanere sulla sponda “giusta del fiume”. In ultima analisi, è chiaro che  l’Italia nata il 25 Aprile 1945, è una nazione povera di spirito e di onore, esecutrice silenziosa del volere di coloro che 67 anni fa la bombardarono,  in cui lo stato sociale, in gran parte già ridotto, sta per essere smantellato definitivamente, dove esiste una classe dirigente non eletta ma che governa, questa si  dispoticamente, ammantandosi di  “democrazia”, uno stato che dissangua con le tasse il suo popolo per poi contarne i suicidi. Condanno gli episodi di violenza a cui abbiamo dovuto assistere questa mattina da parte di noti esponenti della sinistra salernitana e cosa ancora più grave da parte di Istituzioni che con tanto di fascia tricolore, con la quale si proteggevano, erano in prima fila  e contribuivano a creare dei disordini, ed ancora una volta esprimo la mia solidarietà alle Forze dell’ordine e al rappresentante della Provincia.

 

Vincenzo Musto

segretario cittadino la Destra  

 

 

3 pensieri su “Salerno: La Destra sul 25 aprile

  1. MUSTO SEI ANACRONISTICO ……… HAI FATTO UN MANIFESTO SIMILE AL TUO CARO LUOGOTENENENTE ONOREVOLE CIRIELLI !!!!!!!SOLTANTO LUI è IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIFESA … TU INVECE CHI SEI UN EX CONSIGLIEERE DI CIRCOSCRIZIONE !!!!!! VABBE’ AUGURI TE ED AI TUOI SEGUACI

  2. Ciò che trovo grottesco di quanto letto in questi giorni è che quando cominciava la resistenza tutto il sud se ne stava tranquillo a fraternizzare con gli americani. Se qualcuno ha da parlare di “Resistenza”, per cortesia, fatelo fare dall’appennino tosco-emiliano in su.

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