Salerno: Pd sulla situazione sanitaria ospedaliera

Con la Conferenza stampa di stamattina il Partito Democratico, i Socialisti e l’intero Centro-sinistra salernitano hanno sollevato la gravità della situazione nella quale versa l’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. L’incontro è stato introdotto dal Segretario provinciale del PD Nicola Landolfi che, accompagnato dal Segretario dei Socialisti Antonello Scuderi e dal Segretario dei Verdi Ferdinando Mainenti, ha attaccato duramente Caldoro e la Regione: “Dovrebbero vergognarsi –ha detto il Segretario– di tenere l’Azienda senza Direttore Generale da quattro mesi! E’ una condizione insopportabile per un’Azienda così importante, a maggior ragione perché non c’è alcuna valutazione di merito sul lavoro, secondo noi importante, fatto da Bianchi”. Gianfranco Valiante ha denunciato “la mancanza di governo dell’Azienda, il balletto delle responsabilità, l’incertezza, il disagio, lo stress per il personale, quello che sembra un vero e proprio boicottaggio politico”.Gennaro Mucciolo, in un ampio e dettagliato ragionamento, oltre a sottolineare il fatto che “sempre più spesso i cittadini salernitani sono costretti a veri e propri viaggi della speranza per curarsi. Inoltre è al palo, l’ipotesi di rafforzare l’Azienda accorpando Castiglione, San Severino, Cava con il Da Procida e il San Leonardo, perché questo ha indebolito i singoli plessi e non ha rafforzato l’Azienda stessa”.  Anna Petrone ha aggiunto: “Se mancano le risorse adeguate, anche l’accorpamento finisce per peggiorare la situazione a maggior ragione con il problema del TURN OVER e con il dimezzamento delle risorse: vuol dire che c’è un preciso disegno di “affondare” il servizio sanitario nel territorio dell’Azienda”. Nell’intervento conclusivo Antonio Valiante ha evidenziato “la crisi dell’Azienda e dell’ASL, la gravità della situazione, che richiede da parte nostra non solo contestazioni ma proposte di merito che fra qualche giorno formuleremo, cominciare dall’Emergenza”.“In questi due anni non c’è nessuna struttura e nessuna prestazione che è migliorata in termini di qualità e in termini di quantità!”.