Salerno: Comunisti Italiani “Cirielli, dimettiti subito!”

Il partito dei Comunisti Italiani della provincia di Salerno chiede le immediate dimissioni da Parlamentare e da Presidente della Provincia di Edmondo Cirielli. Sorvolando sugli scandali giudiziari che da qualche tempo investono l’amministrazione provinciale, è preciso dovere dei Comunisti di questa provincia e in generale degli antifascisti e dei democratici tutti difendere la memoria della resistenza. Per il terzo anno consecutivo il presidente Cirielli cerca di riscrivere la storia del nostro paese, affiggendo per le vie del capoluogo un manifesto delirante. La misura della nostra indignazione è ormai colma. Le ipotesi sono due: o Cirielli crede veramente a quanto riportato nei suoi manifesti, o cerca di fare disinformazione.  Nel primo caso, sia chiaro una volta per tutte, la sua libertà d’espressione è stata garantita dal sacrificio di giovani partigiani come Giaime Pintor e dalla strenua resistenza di valorosi antifascisti come il dirigente del Pci Mario Garuglieri. Quando Cirielli parla di “onore ai Caduti” non fa altro che mettersi sullo stesso piano di minuscole organizzazioni para-teppistiche da qualche tempo operanti sul nostro territorio e afferenti all’area politica dell’estrema destra fascista. Pertanto, chiedere di “onorare” la memoria dei delinquenti che parteciparono alla repubblica di Salò equivale all’apologia di reato. Inoltre, sostenere che gli angloamericani ci abbiano liberato dal comunismo è un falso storico, vuol dire ignorare gli accordi di Yalta. Nel caso in cui Cirielli non creda a quanto affermato, ma cerchi di infangare la memoria dei Partigiani per mero calcolo personale, al fine di confondere quanti, in un’epoca ormai storicamente lontana dai fatti, sono vittime di una  temperie morale superficiale e deviante, e pertanto inclini a credere alle mistificazioni filo-fasciste, si configura per il presidente della Provincia il reato di abuso della credulità popolare e di diffamazione. Infatti, offendere città insignite della medaglia d’oro per la resistenza, quali Bologna e Reggio nell’Emilia, è indegno di un italiano che ricopre incarichi istituzionali. Nel caso in cui Cirielli non facesse un passo indietro, ci vedremmo costretti a chiedere l’intervento della magistratura. Ricordando a tutti gli antifascisti le celebrazioni che si terranno in piazza Vittorio Veneto a Salerno nella mattinata del 25 aprile, gridiamo a voce alta: Viva la Resistenza.

Partito dei Comunisti Italiani – Federazione della sinistra Provincia di Salerno

Il segretario Paolo Battista