Salerno: Cstp, Assemblea soci nomina Collegio liquidatori

Nella seduta di questa mattina l’Assemblea dei soci della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., alla presenza del notaio Francesco Coppa, ha nominato i componenti del Collegio cui sarà affidato il compito di gestire la fase di liquidazione della società. Sono tre i liquidatori designati che avranno cinque giorni di tempo per accettare l’incarico, come stabilito dall’Assemblea: l’attuale presidente del Consiglio di Amministrazione avv. Mario Santocchio, l’ing. Silvano Cavaliere ex amministratore unico di Eav Bus e direttore generale della CSTP S.p.A. e l’avv. Aniello Cosimato, presidente dell’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore. Quest’ultimo assumerà la funzione di Presidente della Commissione. Il provvedimento di nomina dei liquidatori ha incassato l’ok della maggioranza dei soci presenti. Hanno votato a favore la Provincia di Salerno (rappresentata dall’Assessore Adriano Bellacosa) ed i comuni di Cava dei Tirreni, Scafati, Pontecagnano Faiano, Angri, Mercato San Severino, Sarno, Baronissi, Fisciano e Sant’Egidio del Monte Albino. Solo il Comune di Salerno (rappresentato dall’Assessore Luca Cascone) ha espresso voto contrario. “Il Comune di Salerno – ha spiegato il Presidente del Cda e neo componente del Collegio dei liquidatori della CSTP S.p.A. Mario Santocchio è stato l’unico ente socio a votare sia contro la nomina della terna dei liquidatori, per la non condivisione del nome del presidente dell’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore Aniello Cosimato, sia contro gli altri provvedimenti deliberati. Contrariamente al resto dell’Assemblea che ha invece manifestato piena condivisione sia sui nominativi dei liquidatori designati sia sui contenuti del mandato che sarà assegnato al Collegio per la gestione delle procedure di liquidazione. Gli obiettivi principali che i liquidatori dovranno prefiggersi, per esplicito mandato dell’Assemblea, saranno la prosecuzione del servizio, la conservazione del valore dell’Azienda e ovviamente la salvaguardia dei livelli occupazionali con l’adozione di tutte le misure possibili partendo dai contratti di solidarietà difensivi e dalla mobilità in deroga per coloro che avranno maturato i requisiti per la pensione. L’auspicio di tutti è che la fase di liquidazione possa essere un processo “terapeutico” per l’Azienda. Difatti l’Assemblea ha previsto che in qualsiasi momento i liquidatori potranno chiedere all’Assemblea stessa la revoca del provvedimento di liquidazione, qualora ovviamente si riuscisse a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario della società”.