Mercato San Severino: teatro a scuola “L’antico fa testo”

Gli studenti dell’Istituto “P.V. Marone” mettono in scena, alle ore 19:00 presso il Centro Sociale “M. Biagi”, “L’antico fa testo”. La rappresentazione teatrale, che rientra nel Progetto POF di laboratorio teatrale, è stata coordinata dalle professoresse di italiano e latino, Rachele Noia e Rosa Sellitto. La manifestazione, inoltre, sarà l’occasione per ricordare le due studentesse Letizia Gammella e Saveria Ingenito, morte prematuramente in un incidente stradale; e celebrare gli studenti che, nell’anno scolastico 2010/2011, hanno sostenuto l’esame di stato con votazione 100 con lode.“Il progetto, rivolto a trenta alunni dei licei classico e scientifico, constava di tre fasi, ha spiegato una delle coordinatrici, la professoressa Noia. Nella prima fase gli studenti sono stati impegnati nella traduzione di testi di Cicerone e Sallustio; la seconda fase, invece, di “scrittura creativa”, ha visto gli alunni coinvolti in un laboratorio di rielaborazione dei testi classici; infine, nella terza fase c’è stata la drammatizzazione degli elaborati grazie alla professionalità dell’attore Francesco Puccio, direttore artistico della rassegna; e dell’attrice della Compagnia teatrale “Kalokagathia”, Elena Amore, che si è occupata della regia. Ringrazio anche Simona Fasano per il suo prezioso contributo nella elaborazione delle scenografie”. Quella dell’Istituto “P. V. Marone” è un’esperienza entusiasmante sia per gli studenti che per i docenti perché oltre che con la lezione tradizionale, si impara e si insegna anche attraverso il teatro che si pone come un’esperienza formativa di grande valore, che si configura come un’esperienza di laboratorio sui testi, con i quali solitamente si entra in contatto solo attraverso la lettura. Ma il teatro è anche il modo in cui ci si impadronisce di tecniche attraverso le quali si impara a lavorare in gruppo e a capire e a gestire le proprie risorse: la voce, i gesti, l’interpretazione dei testi. Un’occasione preziosa e istruttiva di crescita culturale con se stessi e con gli altri. Fondamentale in questo processo di crescita è il ruolo guida svolto dalle due insegnanti che hanno coordinato il gruppo teatrale e anche del regista e del direttore artistico che ne hanno curato i dettagli “tecnici”.“All’istituto “Publio Virgilio Marone” appartiene una, seppur breve,  consolidata esperienza di rassegne teatrali scolastiche – ha spiegato l’Assessore Comunale alla Cultura, Assunta Alfano – concepite come un momento di crescita e di scambio reciproco tra alunni, insegnanti e professionisti. Un vero e proprio momento di comunicazione, possibile grazie al teatro visto, in questo caso, da una prospettiva prettamente pedagogica. Infatti, la scuola comunica il teatro prima di tutto perché ha il dovere di trasmettere cultura ed è per questo che le istituzioni scolastiche, ed anche l’amministrazione comunale, hanno un ruolo di grande importanza e responsabilità, cioè fornire le basi concettuali e poi, con l’aiuto di esperti di teatro, i presupposti teorici e tecnici, come la dizione e la gestualità”. “Ecco il perché di una rassegna teatrale scolastica – ha sottolineato la professoressa Noia – in cui è stata data priorità assoluta alla conoscenza del teatro classico; in questo modo si metteranno gli studenti in contatto con quello che studiano tutti i giorni”. Questa prospettiva guarda al teatro come ad un’occasione di crescita culturale che passa attraverso la comunicazione e lo scambio di esperienze, ma anche come un momento di presa di coscienza, di consapevolezza che i testi che si portano in scena fanno parte di una cultura classica che è alla base della nostra cultura. Allora si scopre che il teatro, proprio per il docente è un osservatorio privilegiato mentre per lo studente un laboratorio significativo perché unisce al momento teorico, di studio, quello pratico, di rappresentazione e messa in scena.