Mercato San Severino: “Earth Hour”

Si rinnova anche quest’anno a Mercato S. Severino l’appuntamento Earth Hour, la giornata mondiale dedicata alla sostenibilità ambientale.  Il 31 Marzo, dalle 20.30 alle 21.30, l’Amministrazione Comunale unisce le sue forze a quelle del WWF per mostrare il suo sostegno alla lotta contro i cambiamenti climatici spegnendo le luci, e riducendo così i consumi elettrici, del Monumento ai Caduti,­ in via Tenente Falco. Si tratta di una dimostrazione del grande entusiasmo per tutte le iniziative che portano avanti principi condivisi come la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico. “Earth Hour, per la sua stessa natura, è l’essenza di un’azione popolare” – dichiara il Sindaco di Mercato S. Severino ed Assessore Regionale all’Ambiente, Giovanni Romano.  Un appuntamento planetario che anche quest’anno ci vede protagonisti e che ha un significato ancora più forte: è il nostro modo per dire che l’ambiente per noi è veramente importante. Come Amministrazione Comunale, siamo impegnati da anni concretamente su questi temi. Il nostro impegno, in questo senso, è quotidiano. Un gesto, naturalmente, ma che non può rimanere isolato, né arrestarsi al 31 marzo. L’impegno, la sfida, è, infatti, quella di andare “Oltre l’ora”, di scegliere, ogni giorno, di offrire il proprio contributo alla salvaguardia del Pianeta, attraverso gesti semplici ed ordinari, che possono tuttavia avere un’importanza enorme”. Queste le parole del Sindaco, ed il ViceSindaco Rocco d’Auria aggiunge: “Questo emozionante evento globale, che in pochi anni è cresciuto in maniera esponenziale, aggiunge al messaggio simbolico le azioni concrete. Ogni persona ha il potere di cambiare, ma se uniamo le forze possiamo davvero cambiare il mondo”. L’Ora della Terra (Earth Hour) è il grande evento globale WWF per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

 

 

 

3 pensieri su “Mercato San Severino: “Earth Hour”

  1. È IN Campania l’Irpef più alta d’Italia con l’addizionale regionale che vola al 2.03 per cento a causa degli automatismi fiscali previsti dal piano di rientro dal deficit sanitario. Un debito strutturale che si attesta a dieci miliardi di euro. Sono gli abitanti della Campania dunque, con una cifra media calcolata a 711 euro, i cittadini maggiormente colpiti dalle aliquote Irpef aggiornate dal governo Monti dopo gli aumenti del governo Berlusconi. Regione più tartassata, seguita a distanza da Lazio, Sicilia ed Emilia Romagna a quota 606 euro.

    Irpef regionale più alta d’Italia. Ma non basta, perché la legge prevede anche l’addizionale comunale. Ebbene, in questo caso l’aliquota massima è fissata a 0.80 per cento e ad attuarla sfruttando questa opportunità sono ben 84 Comuni della nostra regione. Dati diffusi ieri e confermati, in Campania, dagli esperti della Regione e delle amministrazioni locali. Tanti i Comuni con le tasse più alte. Tanti, ben 84, un record in Italia. Anche se tra i cinque capoluoghi di provincia compare solo Caserta (Napoli è ferma allo 0.50), nella lista “nera” sono comunque molte le città medie colpite dall’addizionale comunale allo 0.80. E tanti anche i luoghi turistici, a cominciare da Procida fino ai sei comuni ischitani e a importanti località costiere come Meta, Vico Equense, Massa Lubrense, Vietri sul Mare.

    Ottantaquattro Comuni. Un record, di cui ventiquattro in provincia di Napoli, otto in
    Irpinia, sedici nel Sannio, diciassette in provincia di Salerno e diciannove in Terra di lavoro. Tra i Comuni medi più colpiti in provincia di Napoli spiccano Acerra, Caivano, Casalnuovo, Casoria, Grumo Nevano, Pozzuoli, San Giuseppe vesuviano, Torre Annunziata. In Irpinia Lauro, Montella, Montecalvo e Serino. Nel Sannio, tra gli altri, Arpaia, Cerreto, Morcone, Sant’Agata dei Goti e Telese Terme.

    In provincia di Caserta, tra i Comuni maggiori, ad applicare l’addizionale massima Irpef dello 0.80 per cento ci sono, oltre al capoluogo, Casal di Principe, Casagiove, Mondragone, Piedimonte Matese, Roccamonfina, Santa Maria la Fossa. In provincia di Salerno, oltre a importanti località turistiche o culturali come Agropoli, Vietri sul Mare e Giffoni Valle Piana, risalta Mercato San Severino, un Comune di cui è sindaco da diversi anni l’attuale assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano. Sindaco che si mise in luce tempo fa per la percentuale record di raccolta differenziata nel Comune salernitano. Un dato, ormai stabilmente confermato, che è stato il suo trampolino verso la Regione.

    Fonte La Repubblica del 31/03/2012

  2. Questo è l’elenco dei Comuni campani in cui le tasse sono al top. In questi Comuni in cui le tasse locali arrivano al record, le addizionali sono al livello massimo: 0,8% quella comunale, e 2,03% quella regionale. In Campania le tasse locali negli ultimi anni sono già aumentate pesantemente.

    E secondo il Rapporto Svimez tra il 1991 e il 2010 le entrate tributarie pro capite nei comuni della Campania sono addirittura triplicate passando da 119 a 298 euro a testa, anche se la qualità dei servizi non è affatto migliorata. Ecco la lista dei Comuni campani dove le tasse locali sono al massimo. Napoli: Acerra, Barano d’Ischia, Boscotrecase, Caivano, Casalnuovo di Napoli, Casamicciola Terme. Casoria, Forio, Frattaminore, Grumo Minore, Ischia, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Meta, Pollena, Trocchia, Pozzuoli, Procida Quarto, San Giuseppe Vesuviano, San Vitaliano, Santa Maria la Carità, Serrara Fontana, Torre Annunziata, e Vico Equense. Avellino: Aiello del Sabato, Bonito, Contrada, Lauro, Montecalvo Irpino, Montella, e Serino. Benevento: Airola, Apice, Arpaia, Bonea, Bucciano, Casalduni, Castelpoto, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Frasso Telesino, Molano, Morcone, Sant’Angelo a Cupolo, San Nicola Manfredi, Sant’Agata dei Goti, e Telese Terme. Salerno: Agropoli, Albanella, Baronissi, Bellizzi, Capaccio, Ceraso, Giffoni Valle Piana, Mercato San Severino, Monte San Giacomo, Olevano sul Tusciano, Polla, San Marzano sul Sarno, San Cipriano Picentino, San Valentino Torio, Sarno, Siano, e Vietri sul Mare. Caserta: Alvignano, Arienzo, Caianello, Cancello e Arnone, Carinola, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castelmorrone, Marzano Appio, Mondragone, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Riardo, Roccamonfina, SSant’Angelo d’Alife, San Gregorio Matese, e Santa Maria la Fossa.

    Questo è il risultato di aver dato ai Comuni la possibilità di scegliere che aliquota applicare per l’Irpef. Ma siamo sicuri che questi Comuni con i bilanci in rosso, cercheranno di risanare i bilanci con questi prelievi? C’è poco da sperarci.

  3. Anche io ho aderito all’iniziativa per la giornata mondiale della sostenibilità ambientale. Il cambio del clima negli ultimi anni dipende sicuramente dal surriscaldamento del nostro pianeta: tutti dovremmo evitare che questo accada cercando altre fonti di energia.
    Il mio compagno ad esempio che ha una piccola ditta ha fatto installare dei pannelli solari da una ditta certificata che aveva messo un annuncio su ebay annunci anche se ci vorranno anni per ammortizzare la spesa.

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