Castel San Giorgio: GD, non è un partito per giovani il Pd

Essere giovani, impegnati in politica e farlo nel PD della federazione di Salerno sembra essere una contraddizione in termini, considerate le continue resistenze che il gruppo dirigente provinciale oppone alla piena partecipazione dei GD alla vita interna del Partito. Sabato 24, all’assemblea congressuale del circolo PD di Castel San Giorgio, è andato in scena l’ennesimo, intollerabile atto di oltraggio alle regole e alla democrazia. E’ stato, infatti, impedito a 37 ragazzi iscritti all’organizzazione giovanile di votare per eleggere il gruppo dirigente. Al danno si è aggiunta la beffa, dato che, non è stato consentito di votare nemmeno al segretario del locale circolo GD, Gennaro Quaranta, che per riaffermare a pieno il diritto di partecipazione dei giovani ha deciso in quella sede di candidarsi a segretario di circolo PD, sostenuto anche da diversi iscritti al partito che hanno, per tanto, deciso di votarlo. Si calpestano le regole, si disconosce lo statuto, si straccia la carta di cittadinanza che afferma i rapporti tra organizzazione giovanile e partito, il tutto alla presenza del Segretario Landolfi che con tale atto ha chiarito cosa intende per “proficua collaborazione” con i GD. Questo, prim’ ancora di essere un sopruso nei confronti dell’organizzazione giovanile è una sconfitta per la politica e per il PD. Da domani saranno investite di tale vicenda gli organismi di garanzia interni al partito ad ogni livello, per ristabilire le più elementari regole di agibilità politica. Noi come GD non arretreremo di un passo in una battaglia tesa alla costruzione anche a Salerno di un Partito davvero democratico, capace di contenere e rappresentare al proprio interno anche giovani che hanno l’unico difetto di essere liberi ed autonomi.